giovedì 20 aprile 2023

MODI DI MODA

La popolazione di una città di media grandezza (poco meno del doppio degli abitanti di Modena) si è riversata su Milano per la Design Week. Soprattutto nel pomeriggio sono pochissime le strade non intasate da gente e veicoli, dal camion al monopattino.  Eppure le esposizioni, i negozi, le mostre da visitare sono moltissime e disseminate quasi dappertutto. I motivi di coinvolgimento sono svariati, alle volte minimi, incomprensibili. Tutto è design o lo può diventare. Come sempre la moda è molto coinvolta in questo senso, in modi e maniere diverse. 





Può essere una poltrona come quella di Moroso con Diesel, di colore rosso, come Mr.Diesel Renzo Rosso e il Campari degli aperitivi.  Può essere uno scaffale di Lago dove impilare i cashmere di Falconeri. O la scritta Love dell’artista Nami Yokoyama da Anteprima, un inno all’amore in tutti i sensi con cui il brand giapponese festeggia i suoi 30 anni. Si chiama Love anche la madia rossa, dalle linee in 3D, disegnata da Fabio Novembre direttore artistico di Driade. E’ nella boutique di Baldinini e sancisce l’accordo fra l’azienda di scarpe e quella di arredi.  Sono i robot di Ceramiche Puzzo a festeggiare i 40 anni di Martino Midali nel negozio di Via Mercato. Ce n’è uno d’oro, celebrativo, uno nei colori della pace, uno rosa contro la violenza sulle donne, uno verde per la sostenibilità. Ceramiche anche da Marina Rinaldi: sono di Knockout. Il vetro di Venini incontra le scarpe di Jimmy Choo e il colpo di fulmine è rappresentato da un’installazione di vasi di varie dimensioni appesi, come fiori, a una grata di legno. Dior racconta la sua collaborazione con Philippe Starck. Ecco nelle vetrine di Via Montenapoleone le sedie Miss Dior e Monsieur Dior, mix di tecnologica leggerezza e rivisitazioni Ottocento.  Le stesse sono protagoniste di una straordinaria installazione dell’architetto francese al piano interrato di Palazzo Citterio. Ma ci sono anche le maison di moda a proporre collezioni complete. Dalle più vecchie, Giorgio Armani, Versace, Roberto Cavalli, alla nuova di Karl Lagerfeld, un omaggio allo stilista scomparso che tra le sue tre passioni annoverava la casa, insieme ai gatti e ovviamente alla moda.  E’ una casa completa, in cui i pezzi hanno i nomi di quartieri parigini cari a Lagerfeld.  Divani  con scaffali sul retro per una piccola biblioteca, in bianco e nero il pranzo,  dalle sedie al tavolo, ai piatti.   Qua e là  flash di rosso, mai invasivi, schizzi alle pareti, firme giganti dello stilista e piccoli Lagerfeld in ceramica.  


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