giovedì 4 aprile 2019

ABBI CARA OGNI COSA



E’ il motto-titolo del Miart 2019, fiera internazionale d’arte moderna e contemporanea, organizzata da Fiera di Milano dal 5 al 7 aprile(a sinistra una delle foto della locandina). Potrebbe sembrare una presuntuosa espressione, riservata a pochi eletti-élite e poco comprensibile ai più. E invece, come spiega il direttore artistico Alessandro Rabottini, è una sensata proposta a rendere omaggio al lavoro svolto in un anno da artisti e galleristi. Nello stesso tempo racconta l’attenzione dei creativi nel cogliere e reinterpretare per noi 

le piccole cose del quotidiano. La fiera secondo Rabottini è, infatti, espressione della contemporaneità dell’arte, è un luogo d’incontro di realtà diverse.  E opere che lo confermano e lo spiegano bene ce ne sono molte, soprattutto nel settore Emergent con diverse gallerie che espongono per la prima volta. Come gli oggetti indossabili di Lone Haugaard Madsen da Sophie Tappeiner. O le contaminazioni tra arte e moda e le sculture tessili con plissettature e     

sovrapposizioni di lane della neo avanguardia ungherese alla galleria Polansky. La Balcony Gallery di Lisbona mostra le provocatorie sculture in una plastica bianca non levigata di Fernao Cruz e le scritte tra ironia e critica sulla società dei consumi di Horacio Frutuoso (in basso). Sempre di livello i settori Decades e Generations, anche se il déjà-vu, se pur di pregio, rafforza l’immagine delle gallerie, ma stimola meno il visitatore. Spunti interessanti nella sezione, sembra in crescita, di Object. Gli Eredi Marelli, mobilieri di Cantù dal 1934, dal loro ben nutrito archivio con pezzi di noti progettisti  che riprendono e reinterpretano, hanno scelto per lo stand  divani, poltrone,  sedie  originali anni ’40 e ‘50 di Paolo Buffa, architetto e designer (al centro). Con i relativi disegni. Luisa Delle Piane abbina lampade dei Fratelli Campana a mobili di Franco Albini e Franca Helg. Dimoregallery propone un interno  con pezzi di Afra e Tobia Scarpa, Marcel Breuer e Luigi Caccia Dominioni.   

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