lunedì 14 gennaio 2019

ED E' SUBITO FINE


Terzo, ma anche ultimo giorno di queste sfilate milanesi lampo.Si confermano gli spunti e le tendenze viste. Una varietà di proposte con sempre più un occhio per la funzionalità e quindi la ricerca  di nuovi materiali, spesso ecosostenibili. Ha due anime la collezione di Pal Zileri disegnata da Rocco Iannone. Ma non è gratuita schizofrenia. Si parla di ragione e sentimento, quel mettere insieme il classico con l’athleisure. Il cappotto cammello dal taglio ineccepibile     

con il completo in velluto damascato, la T-shirt di seta a stampe barocche con le lane della sartoria. Risultato un uomo probabile che ci tiene al vestire, senza indulgere nel patetico, ricorrente dandy-macchietta. In passerella donne in abiti maschili che ancheggiano su tacchi perversi. Fusione di generi anche da Isabel Benenato, militare, punk, rock con strizzate d’occhio ai Settanta e agli Ottanta. Molto bianco e nero, interessante la maglieria, con giochi di sfumature. Per lui e per lei. Uomo e donna anche da Spyder che propone una collezione grande freddo, con le tecnologie più avanzate, perfetta per l’atleta urbano. Per introdurre il tema, la sfilata si apre con una straordinaria esibizione agli anelli, coerente con il nome del brand.  Coerenti al nome anche i modelli e le modelle di Sartorial Monk che sfilano, as usual, scalzi. In compenso in passerella  molti cappotti (foto in basso). Con o senza martingala, a trench, doppiopetto, con cappuccio e mantelle che avvolgono il corpo in un caldo abbraccio. Delicati i colori, dal beige al cenere al bianco con qualche capo in rigato regimental. Grande affluenza, soprattutto sabato e domenica, all’White Street Market, la nuova edizione  del salone White dedicata alle passioni dei millennial, aperta al pubblico. Da vedere flash dei marchi più amati, da Kappa a Fila, da New Balance a Timberland. Al centro del Superstudio una vera e propria  pista da skateboard dove si è esibita la Skate Kitchen (foto in alto), prima squadra tutta femminile di New York. Quindi stand con l’attrezzatura. Ma anche un corner  per i vinili, uno per i libri, oltre che lo stand di Oway, l’eccellenza italiana dell’agricosmetica con i suoi prodotti ecosostenibili. Vari stand di occhiali e non solo da sole, a confermare un trend in atto ormai da vari anni. Il tutto movimentato da installazioni d’impatto, come la replica della Venere degli stracci di Pistoletto.

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