lunedì 18 giugno 2018

GRAN FINALE




Ultimo giorno di moda maschile a Milano. Dopo Giorgio Armani e Fendi, sfilano gli emergenti, supportati da Camera della Moda. Come Aalto, marchio femminile parigino lanciato nel 2014 dal finlandese Tuomas Merikoski. Donne, giovani e meno giovani, solo qualche modella, corrono o 
          camminano stile maratona. Con spolverini, completi jeans, abiti, bermuda attillati, costumi da bagno, con tagli semplificati e tessuti innovativi. Il nome Hunting World può trarre in inganno e suscitare diffidenza. Errore. Niente sahariane o tenute da cacciatore della savana, ma ispirazione  alla natura, marina in particolare, come dice il video lungo la passerella.  Niente animali cacciati, ma stampe con i sette mari o scene marittime. Giacconi, spolverini e impermeabili da velista, anche nei toni accesi dell'arancione. Da Sartorial Monk ragazzi e ragazze sono scalzi, as usual. Per loro capi di ogni genere:  dall'abito per lui alla gonna portafoglio per lei, dalla giacca lunga a quella corta per lui, all'abito per lei. Tutto ha tagli sartoriali, come dice il nome, e nella prima uscita è bianco. Poi seguono i colori e gli stampati. Chiude le sfilate Frankie Morello in un’ambientazione spaziale e musiche da Odissea nello spazio. La passerella si apre con la tuta argentea da astronauta per lui e per lei, si chiude con capi dagli inserti cangianti, sulla giacca di lei e sul completo di lui (in basso), passando da stampe con Madonne e Assunzioni in cielo. Simple beauty by the sea  è la collezione di Testoni dove l’azzurro Heaven domina. Intrecci per slip on e slippers (al centro). Nelle sneakers suole di sughero. Debutta a Milano Spyder, marchio americano che da trent'anni veste la nazionale di sci Usa. E via via altri sport. Con un lavoro di ricerca tale da aver creato una linea per uomo e per donna sfruttando il know-how. Inediti quindi i tessuti, intelligenti i dettagli, come la zip del biker che si apre a strappo.  Buon successo per White. Tra le novità White Street Market, un salone nel salone aperto a tutti, con capi, accessori, oggetti che piacciono ai millennials. Dalle sneakers ai jeans, ai gioielli fino alle tavole da surf che un artigiano appronta in uno stand. Il tutto condito con mostre fotografiche come la New York dagli anni ‘80 a oggi, attraverso 50 scatti di Rick Powell. O i movimenti giovanili dal ‘60 in poi. Dalle postazioni internet, usate per i videogiochi o per vedere i Mondiali, agli incontri su temi vari. A White lo stilista ospite è Matthew Miller, inglese 35 anni, con una collezione  dove la funzionalità va di pari passo con la sorpresa dei materiali, tecnologici come il tensel, spesso riciclabili. La giacca ha una cintura che allacciata a un gancio serve da tracolla per portare la giacca stessa sulla spalla (in alto). Ultrachic propone un assaggio della collezione donna che mostrerà a settembre. E mette i capi su manichini con testa di animale. Nel basement spicca  m140 dove m sta per Milano e 140 è il numero civico di una via di Abbiategrasso, dove è collocata la fabbrica del nonno di pigiami e vestaglie, dove tutto è partito. Ora anche con quei cotoni a righe gli intraprendenti nipoti creano camicie-giacche a effetto.

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