mercoledì 4 gennaio 2017

PAGAGNINI, FORTUNATAMENTE, RIPETE



Le parodie possono essere le più semplici espressioni di comicità come le più impegnative. Specie se il soggetto da parodiare è universalmente osannato, apprezzato nel tempo, intoccabile dalla critica. Una bella sfida quindi quella dei Pagagnini, un quartetto d’archi spagnolo che si è esibito ieri sera al Teatro Sociale di Camogli, riaperto in tutto il suo splendore dopo una chiusura pluridecennale. Si tratta di quattro musicisti davvero speciali e non solo perché nella formazione non è prevista una viola, ma tre violini oltre al violoncello. La padronanza degli strumenti e della musica è tale che riescono a suonare un repertorio vastissimo, trovando incredibili punti di contatto fra i settecenteschi minuetti di Boccherini e pezzi rock, i virtuosismi appunto di Paganini (quello con una sola G) e la Carmen o Mozart, Chopin e With or without you degli U2. Ma il gioco di contaminazioni non è certo una novità. La novità è che lo accompagnano a una serie di movimenti e a tutta una coreografia che  arriva all’acrobatico. Trasformano i violini in chitarra o addirittura in tamburi, gli archetti diventano sciabole e bastoni. Tutto è giocato sul filo di un’ironia intelligente, assolutamente irresistibile. Eccezionali i salti, i gesti, l’accompagnare con i suoni i movimenti, il fingere un tango , l’imitare il sensuale ancheggiamento delle rockstar più mitizzate. Nel pubblico scatenano una voglia  di  saltare e ballare,  di rendere la musica in gesti, come piace fare ai bambini. Brillante il momento in cui per eseguire un certo brano si avvalgono della collaborazione del pubblico e scelgono due persone della platea. A questi, compostamente seduti con i loro leggii davanti, fanno suonare una campana e una trombetta. A sorpresa anche un piccolo episodio di innamoramento che dà modo a uno dei violini di inscenare una specie di serenata con le note e le parole sussurrate della Giavanese di Serge Gainsbourg.Il tutto con giochi di luci e colorazioni del fondale davvero a effetto.Uno spettacolo da non perdere. Ulteriormente emozionante da vedere nel risorto teatro costruito a fine Ottocento dai ricchi armatori camogliesi.In Italia sarà a Roma dal 5 all'8 gennaio, per proseguire poi nella sua internazionale tournée di successo (www.pagagnini.com).

Nessun commento:

Posta un commento