venerdì 7 ottobre 2016

UN'OTTIMA ANNATA


Non raggiunge la partecipazione del Salone del Mobile, perché non tutti possono entrare dappertutto. Però la Vendemmia di Via  Montenapoleone, ieri a Milano, è  un momento di aggregazione e non solo uno sfoggio dei marchi del lusso, come pensa qualcuno. In una stagione 

come questa, dove si può ancora stare all’aperto, rivitalizza le vie del quadrilatero che dopo le 8 di sera  diventano un deserto inquietante. C’è più selezione che nella Vogue’s fashion night, coinvolge un target  più maturo, anche se non necessariamente degli intenditori di vino. Comunque mette insieme ed esalta due eccellenze, nostre soprattutto, la moda con  qualche flash del design e le produzioni vinicole. E’ un modo   per vedere l’interno dei negozi,  soffermarsi sui particolari   e gli arredi e nello stesso tempo provare nuovi vini.  Si beve le bollicine da Sutor Mantellasi affascinati dalle ineffabili scarpe, dalla neonata borsa Eve, ma soprattutto dal lampadario,  puzzle di  forme per calzature (foto in alto). Per quanto riguarda i vini  si nota una tendenza a mescolare, ovviamente con sapienza, vitigni diversi. A cercare nuovi sapori, a inventare nuovi gusti che si adattino  alle nuove tipologie di cibo.  C’è chi preferisce offrire i suoi spazi a tenute della sua zona di origine o  di sua  proprietà e chi invece cerca in altre regioni o in Paesi diversi. Come Santoni, esempio dell’alto artigianato calzaturiero italiano, che offre lo champagne e i vini di prestigio di Pommery. Il mantovano Corneliani nel suo elegantissimo monomarca, tempio del vestire per l’uomo vero e probabile che tutte vorrebbero incontrare, propone rossi e bianchi delle tenute Lunelli nel Trentino. Fedeli con la sua iperclasica maglieria chic  si accorda alle novità coraggiose e convincenti di l’Astemia Pentita, cantina di Barolo. Nuovo e coraggioso anche il Rosé 100% Sangiovese di fattoria Dianella di Vinci, da sorseggiare  da La Martina. O le bollicine più classiche da D-Squared, ammirando i capi dove lo stile militare è vincente.  Si può perdere tempo davanti alle vetrine scenografiche di Dolce & Gabbana (foto in basso), o fare strane fantasie con i seducenti giochi di pizzi di La Perla. O appassionarsi all’arredo del piano sotterraneo di Larusmiani, corner di Lorenzi e poltrone Tecno, anni Sessanta, compresi. 

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