giovedì 27 ottobre 2016

CHIC, LUSSUOSO, ANZI CASUAL






C’è una tendenza nella moda: figlia alternativa del minimalismo anni Novanta, è erede spirituale dei Settanta, con un amore-odio per i frivoli Ottanta. In parte è il risultato di un cambiamento  nel modo di fare shopping. Non più il pezzo  d’impulso buono per una stagione, ma una preferenza verso capisaldi del guardaroba che non invecchiano. Oltre a buoni materiali, tagli e  dettagli, dati per scontati, si cerca il confort, l’essere donante  e  qualcosa  che connoti. Lontano dagli effetti facili da passerella, che ci saranno sempre. Il denim più che uno dei protagonisti della 
                              tendenza è quello che ha aperto la strada. Dalle origini da lavoro a tessuto per ogni capo, situazione e per tutti, è entrato in ambiti diversi. Come la sera, o accostato a materiali preziosi. Nell’ultima sfilata per la prossima estate Simonetta Ravizza mette profili di visone sul giubbotto(a sinistra in basso). Dello stesso concetto lusso-casual anche le shopper e i gilet in pelliccia a righe  da portare con gli shorts. Roy Roger’s tinge il chiodo in oro e per i jeans studia dettagli raffinati (a destra in basso).Anche la felpa, emblema dello sportswear brilla nella notte. Di perfetto taglio, è in lurex all’esterno e in lana merinos all’interno quella di Silenzio,la nuova collezione della rinata storica Manifattura Sorelle Fontana. Anche la sua maglia poncho nera con profili bianchi rientra in questo concetto di elegante, confortevole, ma habillé, per l’esecuzione e i filati (a sinistra in alto). La maglieria, in genere, ha questa caratteristica di eleganza chic nella sua  apparente informalità. Basta pensare a quella  di Pringle, brand antesignano della tendenza (a destra in alto). Tanto che negli anni Trenta la scrittrice  americana Premio Pulitzer 1921, Edith Wharton scriveva: “Pringle ha trasformato il maglione capo pratico da indossare a pezzo chiave del look, il dettaglio per essere irresistibilmente affascinante”.

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