Zagliani |
Marani.G |
Una
tendenza forte di queste passerelle milanesi è il gusto per le geometrie, che
si ritrova nei tagli degli abiti e nelle
stampe. Non significa solo righe o
quadri, rombi o cerchi. Perfino i fiori, piuttosto che le farfalle, sono “geometrizzati”. Così le margherite della piccola, ma sfiziosa
collezione di Marani.G sono disposte a
formare dei quadrati. Nelle lussuose
borse da spiaggia di Zagliani in pitone, con interno in neoprene, le viole del pensiero poggiano su delle
righe. Come sempre in estate, le righe ci sono, ma non sono marina-marinaretto, e sono sempre
diverse tra loro. Le bianche e blu del
completo di seta di Massimo Rebecchi non
hanno nulla in comune con quelle
trasversali nei colori dello zucchero filato dei lunghi in chiffon plissé
soleil di Lorenzo Riva. Per non parlare
delle righe, stile tappezzeria, degli abiti “festival delle balze” di Luisa
Beccaria. Più marinare, ma senza stucchevole compiacimento, le righe bianche e
blu del top scollato sul dietro di .
normaluisa, peraltro immancabili, dal momento che la collezione trae spunti da
un mix della California dei surfisti e
della Saint Tropez di Brigitte Bardot. Sono rigati
perfino i mocassini di seta di
Tod’s bianchi e gialli, bianchi e rossi e bianchi azzurri. Anche
se le star del momento sono la D.bag in pitone degradé smeraldo,
turchese e azzurro caraibico e le ballerine con zeppa. La riga
dell’abito di Borbonese è bianca e blu, ma ondulata, in linea con le borse, sul
tema conduttore della corda, o meglio della cima, trattandosi di quella per le
barche . Intrecciata diventa manico delle borse, parte delle borse stesse e addirittura completo gonna e corpino.
Massimo Rebecchi |
La
passione per la geometria si ritrova nelle linee degli abiti. Così la collezione di Gianfranco Ferré disegnata da
Federico Piaggi e Stefano Citron, ispirati dalle foto sensuali-minimali di Guy
Bourdin. E’ quasi interamente sviluppata
in bianco o in nero, a parte una serie flash di miniabiti in seta multicolorati,e
dettagli d’oro. Molti i tagli, gli spacchi, i giochi di pannelli. Chiodi
reinventati in pelle nera, su camicie
bianche sono le divise della diva rock di
Dsquared, ovviamente da accostare ai jeans. Bianco e nero da Bally , nei sandali con la zeppa che
ricorda le ali della farfalla, modello ripreso dagli archivi. Tagli geometrici anche nella limited edition di abiti con
le collane in pelle applicate. Bianco e nero da Cristiano Burani che guarda agli anni Quaranta e crea effetti
trompe l’oeil con sovrapposizione di tulle a contrasto. Quasi cubica, non a caso si chiama Dada da dado, la
borsa di Valextra con tracolla in metallo realizzata dagli orafi
fiorentini. Geniale la piccola pochette con tracolla removibile e a scomparsa
totale.
E’
uno dei capi “furbi” della stagione, Insieme alla giacca di seta con maniche in voile che si tolgono e
diventano sciarpa e all’abito da sera che sta
in una busta di Laura Biagiotti. Stanno in una minima bustina, come dice
il nome, le ballerine Bagllerina. Sono in raso colore lingerie, etniche con profili di perline, in neoprene, per andare in acqua e sugli
scogli, più scollate per piedi sexy.
Perfette da tenere sempre in borsa. O nel cruscotto dell’auto. Ne
esiste una limited edition per la nuova Range Rover Evoque.
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