giovedì 20 settembre 2012

LA GONNA E' MOBILE

Ermanno Scervino

I giornali titolano i servizi di moda per l’inverno “Volevo i pantaloni”, “Rivoglio i pantaloni” ecc.  La presenza dei pantaloni sulle passerelle dell’estate è notevole. Eppure la gonna ha un ruolo da protagonista. Sia come capo a sé, sia come parte di un abito. Soprattutto per i molti modi in cui è proposta. Non   esiste una lunghezza preferita. Ne esistono varie, e l’asimmetria imperante rende ancora più difficile la definizione. Tagli,  modellature , perfino “le larghezze” sono varie.
Emporio Armani
Emporio Armani che, quasi in    controtendenza, abbandona le linee definite e insegue il fluttuante,  propone gonnelline con drappeggi. Sotto il top a trapezio lascia appena intravvedere una microgonna svasata. Inventa shorts così larghi da sembrare gonne. L’abito in maglia ha una banda sul fondo che ne accentua l’asimmetria. Max Mara per il suo coloniale-femminile, dove imperversano le divagazioni sulla sahariana,  presenta fascianti gonne longuette da abbinare a camicie ampie con spalline o  bermuda border line con la gonna pantaloni. Da  Ermanno Scervino la rosa di possibilità è ampia. Si va dalle gonne a pieghe non stirate, anche più lunghe dietro, a quelle sopra il ginocchio con tante ruches. Da quelle a pieghe piatte con interno di colore in contrasto  agli abiti diritti con orlo a frange. Non mancano gli abiti lunghi, tra i più scenografici quello con una sola spalla e una sola manica e quelli longuette.
La misura longuette per la sera piace anche a Rocco Barocco per gli abiti bain de soleil. Più lunga dietro e sopra il ginocchio davanti, la gonna dell’abito in tessuto caramella. Svasata a disegni d’oro, la gonna del completo con giacca diritta. Krizia alterna spacchi a sovrapposizioni. Ecco la gonna a pannelli sovrapposti o quella diritta in tessuto metallizzato oro con spacco sul davanti. Spacco davanti anche per le gonne diritte, da abbinare alle lunghe giacche con polsi dorati. Negli abiti da sera  le  gonne sono corte a balze o lunghe e fascianti. Drappeggi, asimmetrie, arricciature  anche nelle gonne nella collezione di Silvio Betterelli, caratterizzata da stampe  barocco-futuribili,   ottenute sovrapponendo strati di colore con luci e led.  Da Atelier Siviglia gli abiti sono ispirati all’Art Déco anni Trenta e Quaranta. Le gonne sono prevalentemente diritte al ginocchio , ma con puntualizzanti dettagli: due pieghe effetto fusciacca,  piccoli spacchi laterali, motivo  di ruches sul fondo, spacchi sul davanti.

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