Ermanno Scervino |
I giornali titolano i servizi di moda per l’inverno
“Volevo i pantaloni”, “Rivoglio i pantaloni” ecc. La presenza dei pantaloni sulle passerelle
dell’estate è notevole. Eppure la gonna ha un ruolo da protagonista. Sia come
capo a sé, sia come parte di un abito. Soprattutto per i molti modi in cui è
proposta. Non esiste una lunghezza preferita. Ne esistono
varie, e l’asimmetria imperante rende ancora più difficile la definizione. Tagli,
modellature , perfino “le larghezze”
sono varie.
Emporio Armani |
Emporio Armani che, quasi in controtendenza, abbandona
le linee definite e insegue il fluttuante,
propone gonnelline con drappeggi. Sotto il top a trapezio lascia appena
intravvedere una microgonna svasata. Inventa shorts così larghi da sembrare
gonne. L’abito in maglia ha una banda sul fondo che ne accentua l’asimmetria.
Max Mara per il suo coloniale-femminile, dove imperversano le divagazioni sulla
sahariana, presenta fascianti gonne
longuette da abbinare a camicie ampie con spalline o bermuda border line con la gonna pantaloni. Da
Ermanno Scervino la rosa di possibilità
è ampia. Si va dalle gonne a pieghe non stirate, anche più lunghe dietro, a
quelle sopra il ginocchio con tante ruches. Da quelle a pieghe piatte con
interno di colore in contrasto agli
abiti diritti con orlo a frange. Non mancano gli abiti lunghi, tra i più
scenografici quello con una sola spalla e una sola manica e quelli longuette.
La misura longuette per la sera piace anche a Rocco
Barocco per gli abiti bain de soleil. Più lunga dietro e sopra il ginocchio
davanti, la gonna dell’abito in tessuto caramella. Svasata a disegni d’oro, la
gonna del completo con giacca diritta. Krizia alterna spacchi a
sovrapposizioni. Ecco la gonna a pannelli sovrapposti o quella diritta in
tessuto metallizzato oro con spacco sul davanti. Spacco davanti anche per le
gonne diritte, da abbinare alle lunghe giacche con polsi dorati. Negli abiti da
sera le
gonne sono corte a balze o lunghe e fascianti. Drappeggi, asimmetrie,
arricciature anche nelle gonne nella
collezione di Silvio Betterelli, caratterizzata da stampe barocco-futuribili, ottenute sovrapponendo strati di colore con
luci e led. Da Atelier Siviglia gli
abiti sono ispirati all’Art Déco anni Trenta e Quaranta. Le gonne sono
prevalentemente diritte al ginocchio , ma con puntualizzanti dettagli: due
pieghe effetto fusciacca, piccoli
spacchi laterali, motivo di ruches sul
fondo, spacchi sul davanti.
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