Glamour couture: potrebbe essere la definizione
giusta per diverse collezioni di questa
prima giornata della Fashion week milanese. E non è un’etichetta vuota di contenuto. In passerella si sono visti capi freschi e di attuale vestibilità, ma con
tagli sartoriali. In una scelta di tessuti e con ricami e lavorazioni di alto
livello. Giochi di baschine per le
giacche, plissettature per le gonne, volute asimmetrie, il tubino con una
spallina , sono stati i punti forti da Alviero
Martini 1° Classe, che ha puntato sul bianco, con flash d’oro e di rosa
shocking e arancione in abbinamento. Bianca Gervasio da Mila Schon, porta
avanti “l’eredità” della maison con spolverini a trapezio, gonne a tulipano e a palloncino, abiti in
chiffon con pieghettature incredibili. Tutto rinfrescato nelle stampe e nei colori.
Alviero Martini 1°Classe |
Da Simonetta Ravizza il tocco couture è soprattutto
nella lavorazione dei materiali, dato il background nella pellicceria. Ecco giubbini in pelle traforata, tubini in
visone bianco da una parte, nero dall’altra,
giacche doppiopetto stile militare.
Ballerine in pelo stampa animalier
e borse in pelliccia mohair.
Assolutamente innovativa la collezione di Angelo Marani giocata su un
mix di stampati diversi, batik,
maculati, con il filo conduttore di profili e inserti neri, vagamente déco.
Gioco di patchwork anche da Chicca Lualdi BeeQueen, dove i volumi sono netti, i
tagli squadrati, con un razionalismo “architettonico”.
Ricami preziosi, trafori, applicazioni da John
Richmond. Fatta di giacche e abiti molto
donanti, con vita sempre segnata, spalle sovente squadrate, e una strizzata
d’occhio al meglio dei Fifties.
Vita segnata, addirittura strizzata, e inserti
d’oro per le donne taglia 44-46-48 di For.Me Elena Mirò. Una collezione che non nasconde le forme, ma
ben calibrata. Per sedurre con stile.
Da Ballantyne Yossi Cohen punta sulla leggerezza,
inventa il “summer light cashmere” e guarda ai giardini inglesi. Per i colori,
ma anche per un certo swinging look: la canotta del giardiniere, ma in seta, la
maglia dai volumi imperfetti, inaspettati, le gonne a petalo in cotone stretch.
Patrizia Pepe, per la prima volta a Milano, si
diverte a rendere femminili i pezzi tipici del vestire aggressivo e sportswear, come il chiodo o la
giacca militare. E si ispira ai graffiti per le stampe di mussole e tulle. VDP Via delle Perle, propone i capi in un’installazione dove le
modelle si confondono con i manichini.
Fantasie con maxi fiori e, a sorpresa, lunghe gonne plissé soleil. Piccola
collezione gradevole, con dietro un’ottima iniziativa. E’ The Wandering
Collective. Tre giovani, Valentina
Brugnatelli, David Wyatt, Gianluca Soldi disegnano rispettivamente
gioielli, abiti, scarpe, e insieme creano un’unica collezione accessoriata,
ognuno con piena libertà nel proprio settore. Forti di un’esperienza insieme
alla maison Kenzo.
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