mercoledì 19 settembre 2012

GLAMOUR COUTURE


Glamour couture: potrebbe essere la definizione giusta per diverse collezioni  di questa prima giornata della Fashion week milanese.  E non è un’etichetta vuota di contenuto.  In passerella si sono visti  capi freschi e di attuale vestibilità, ma con tagli sartoriali. In una scelta di tessuti e con ricami e lavorazioni di alto livello.  Giochi di baschine per le giacche, plissettature per le gonne, volute asimmetrie, il tubino con una spallina , sono stati i punti forti da  Alviero Martini 1° Classe, che ha puntato sul bianco, con flash d’oro e di rosa shocking e arancione in abbinamento. Bianca Gervasio da Mila Schon, porta avanti “l’eredità” della maison con spolverini a trapezio,  gonne a tulipano e a palloncino, abiti in chiffon con pieghettature incredibili. Tutto rinfrescato nelle  stampe e nei colori.
 Alviero Martini 1°Classe
Da Simonetta Ravizza il tocco couture è soprattutto nella lavorazione dei materiali, dato il background nella pellicceria.  Ecco giubbini in pelle traforata, tubini in visone bianco da una parte, nero dall’altra,  giacche doppiopetto stile militare.  Ballerine in pelo stampa animalier  e borse in pelliccia mohair.   Assolutamente innovativa la collezione di Angelo Marani giocata su un mix di stampati diversi,  batik, maculati, con il filo conduttore di profili e inserti neri, vagamente déco. Gioco di patchwork anche da Chicca Lualdi BeeQueen, dove i volumi sono netti, i tagli squadrati, con un razionalismo “architettonico”.
Ricami preziosi, trafori, applicazioni da John Richmond. Fatta di giacche e  abiti molto donanti, con vita sempre segnata, spalle sovente squadrate, e una strizzata d’occhio al meglio dei Fifties.
Vita segnata, addirittura strizzata, e inserti d’oro per le donne taglia 44-46-48 di For.Me Elena Mirò.  Una collezione che non nasconde le forme, ma ben calibrata. Per sedurre con stile.
Da Ballantyne Yossi Cohen punta sulla leggerezza, inventa il “summer light cashmere” e guarda ai giardini inglesi. Per i colori, ma anche per un certo swinging look: la canotta del giardiniere, ma in seta, la maglia dai volumi imperfetti, inaspettati, le gonne a petalo in cotone stretch.
Patrizia Pepe, per la prima volta a Milano, si diverte a rendere femminili i pezzi tipici del vestire  aggressivo e sportswear, come il chiodo o la giacca militare. E si ispira ai graffiti per le stampe  di mussole e tulle. VDP Via delle Perle,   propone i capi in un’installazione dove le modelle si confondono con i  manichini. Fantasie con maxi fiori e, a sorpresa, lunghe gonne plissé soleil. Piccola collezione gradevole, con dietro un’ottima iniziativa. E’ The Wandering Collective. Tre giovani, Valentina  Brugnatelli, David Wyatt, Gianluca Soldi disegnano rispettivamente gioielli, abiti, scarpe, e insieme creano un’unica collezione accessoriata, ognuno con piena libertà nel proprio settore. Forti di un’esperienza insieme alla maison Kenzo.

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