domenica 10 febbraio 2019

LA GRANDE BEATITUDO

 Foto Stefano Vaja

Nel ridotto del teatro camminano ragazze dall’aria triste, in abiti dimessi e una pila di libri in mano. Con loro anche un ragazzo con la faccia dipinta di rosso. Entrano in platea con il pubblico che sta prendendo posto. Davanti al palco c’è un musicista con chitarra e pianoforte e quattro percussionisti. Sulla scaletta  che sale sul palcoscenico Armando Punzo, il regista, si guarda attorno con un microfono in mano. Arriva un bambino di circa otto anni, vestito come una volta con calzettoni e pantaloni al ginocchio, attraversa il corridoio centrale e sale sui gradini. A questo punto le luci in sala si spengono e Punzo incomincia a parlare. Così inizia Beatitudo, lo spettacolo liberamente ispirato all’opera di Jorge Luis Borges, per celebrare i trent’anni della  Compagnia della Fortezza, il gruppo di attori della Casa di reclusione di Volterra. In scena compaiono uomini in tonaca bianca e arancione  con in mano una canna di bambù, scendono in platea e la percorrono. Sul palco si alternano vari personaggi, qualcuno ha abiti normali, un uomo è in completo , una ragazza porta un cappotto aderente sopra la gonna, altri hanno la testa completamente fasciata e si muovono con passi strani come delle ombre. Qualcuno prende la parola. Si prova a capire, a seguire un filo logico. Chi ha letto l’Aleph  sa che non deve cercarlo. Bisogna lasciarsi portare    dall’emozione, dalla sorpresa, lavorare con il pensiero. Il palcoscenico diventa un video dove si formano dei quadri che fanno pensare a Magritte, ai surrealisti, a Dalì. Le luci, perfettamente studiate, sono coinvolgenti, interrotte (o enfatizzate ?) dall’effetto nebbia. Le musiche sono forti, spesso  s’impongono sulle voci. Non si afferra il senso delle frasi, ma se ne percepisce  la musicalità. Ogni tanto gli attori scendono in platea ed è un ritorno alla realtà.  Ma è una realtà che cambia di continuo, perché è Borges a metterla in discussione. Ed è il pubblico che deve trovare la sua. Dopo Milano, al Teatro Menotti 8,9,10 febbraio, Beatitudo prosegue, con mostre e workshop collegati, a Bologna, all’Arena del Sole il 30 e 31 marzo, a Cagliari, al Teatro Massimo dal 24 al 28 aprile. Per info:www.compagniadellafortezza.org.

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