venerdì 22 luglio 2022

UN PO DI STORIA


E’ di qualche giorno fa la notizia che a Casalmaggiore, sul letto del Po in secca, è stata creato un campo dove si sono allenate le ragazze della VBC, la squadra di beach volley di Casalmaggiore. Subito dopo rimosso. Un gesto per segnalare la situazione del più lungo fiume d’Italia, che, appunto a Casalmaggiore, ha raggiunto i -5,36 metri, record storico di magra. 




Sulla stessa linea, e quindi davvero interessante, la presentazione alla Libreria Hoepli di Milano del libro Il Respiro del fiume, uscito nel 2005. Con le foto del giornalista e fotografo Alberto Roveri e le parole del giornalista Beppe Bonazzoli, racconta il grande fiume, rivelandone aspetti sconosciuti, curiosità che insistono soprattutto sul tema della globalizzazione e delle tradizioni, come è riportato in copertina. Una panoramica senza insistenze nostalgiche, che ben inquadra l’attuale problematica. Basta dire che la portata  di 1540 m3 d’acqua della norma si è ridotta in questi mesi a poco più di 250 m3. Alcune foto, anche se di diversi anni fa, evidenziano già il processo in fieri, favorito anche da una scriteriata proliferazione di edifici industriali. Riesce quindi difficile immaginare che sono di quell’epoca certe immagini di vita fluviale. Come la motonave che ha navigato fino ai primi anni Duemila da Cremona a Venezia, con 400 passeggeri soprattutto tedeschi, inglesi e francesi, in crociere dai tre agli undici giorni. Dotata di piscina, solarium, con cabine di lusso-cinque stelle e quartetto d’archi per animare le serate. Chi potrebbe pensare che la famigliola sikh non è sulle rive del Gange. Non sono turisti e il loro non è un caso isolato. Sulle rive del Po vive una comunità indiana che alleva vitelli. Ogni anno un‘ampolla d’acqua del Po viene portata nel Gange e una ampolla d'acqua del Gange viene versata nel Po.  Ma gli indiani non sono gli unici abitanti stranieri delle rive. Nei vigneti sulle sponde lavorano i cinesi. Dall’Africa arrivano  gli operai che lavorano le argille. E poi c’è la natura con luci e tramonti esemplari, vecchi casali purtroppo lasciati andare, affascinanti e pieni di storia. Molti i ritratti di chi vive qui, ma anche di chi ci lavora, degli artisti che hanno immortalato o si sono ispirati nella zona. Non mancano le inquadrature sul filo dell’ironia come i tre pescatori con l’enorme pesce siluro, secondo la leggenda parente stretto del feroce pescecane, in realtà inoffensivo. All’inizio di ogni capitolo ci sono le parole di uno scrittore che il respiro del Po lo ha percepito. Da Cesare Pavese s Giovanni Guareschi, da Cesare Zavattini a Ermanno Rea. Un libro davvero intrigante che mette la voglia di andare a sentire quel respiro

sabato 16 luglio 2022

RECCO LE MERAVIGLIE

Cosa hanno in comune i salumi piacentini e la focaccia di Recco, oltre a essere eccellenze alimentari, contraddistinte da riconoscimenti U.E.? Molto di più di quanto ci si può aspettare. Infatti Recco, cittadina della Riviera ligure di Levante, e la provincia di Piacenza sono confinanti, divise tra loro solo dalla Val Trebbia, quella zona sconosciuta ai più che Hemingway, in Italia durante la seconda guerra mondiale come corrispondente, definì "la valle più bella di mondo". E di sicuro il grande scrittore di posti ne aveva visti. Non è quindi casuale che siano stati festeggiati insieme, per la seconda volta, nell’evento Sapori in Paradiso, tenutosi a Recco il 14 e il 15 luglio. A organizzare il tutto  il consorzio Tutela salumi DOP piacentini e il Consorzio  della Focaccia di Recco col formaggio IGP.  




Un piacevole incontro gastronomico che ha dato modo di apprezzare anche il contesto in cui si è svolto, quel Golfo Paradiso che da Genova-Nervi arriva fino al Promontorio di Portofino. E in questo caso dà il nome anche alla manifestazione. A dare il via nel pomeriggio di giovedì una gita a San Fruttuoso di Camogli, borgo raggiungibile solo via mare o con un’impegnativa escursione attraverso il monte di Portofino, con visita all’ Abbazia del III secolo. Momento clou la serata sulla terrazza della Manuelina, uno degli storici locali recchesi o recchelinidi cui la focaccia è una delle perle.  Dopo uno sfizioso aperitivo di frisceu, irresistibili frittelle liguri, sono seguite le dimostrazioni. Cioè la preparazione della coppa e della pancetta, con battitura, taglio, legatura e affettatura, eseguiti da un maestro del settore. Quindi è stata la volta della focaccia, con la stesura della grande sfoglia, la farcitura di formaggio, a cui è seguita una cottura di 7 minuti, non uno di più, in un forno a 300 gradi. La cena è continuata, oltre che con i cibi doc, con altre specialità della Manuelina. Durante la quale sono intervenuti a salutare gli ospiti, sempre sul filo del colloquiale, rappresentanti del Consorzio piacentino, il proprietario della Manuelina, il Sindaco di Recco Carlo Gandolfo e Alessandro Piana Vice Presidente e Assessore Regione Liguria (Le foto sono di Vittorio Giannella).  

lunedì 11 luglio 2022

SUSHI & GENEPY

Banchetti con generi alimentari, in prevalenza street food, musica soprattutto rap a tutto volume. In disparte un signore vende sacchetti di lavanda per profumare i cassetti. Nella calca bambini con le facce dipinte a colori forti, come a Carnevale. Pare opera di un esperto truccatore. Succede un sabato nella strada principale di Cervinia . La gente continua ad ammassarsi davanti alla chiesa e nell’area nuova, un terrazzamento anonimo su cui convergono bar, farmacia, banca e supermercato. Qui un gruppo suona e canta rock, ma con parole in quel misto di francese e italiano che è il patois, dialetto valdostano . Cosa si festeggia?. “E’ una specie di notte bianca, ma di giorno” risponde un negoziante. 




Da oggi fino al 17 luglio inizia la quarta edizione della Settimana del Cervino con una serie di eventi. “...che raccoglieranno il consenso degli amanti della montagna, ma cattureranno anche l’attenzione dei frequentatori non abituali” spiega Nicole Maquignaz, vicesindaco di Valtournenche del cui comune fa parte Cervinia. In questi momenti di terribile calura Cervinia è una meraviglia: l’ebbrezza di poter camminare ore al sole senza avvertire caldo, o di sentire l’esigenza di una giacca e un golf la sera, è fantastico. Di sicuro l’atmosfera è cambiata e non solo perché ora sul Cervino le chiazze di neve sono pochissime o perché il ghiacciaio del Ventina, pista d'eccellenza,
sta scomparendo. Il parco giochi per i bambini con castelli, orsi, cavalli potrebbe essere in qualsiasi parte del mondo. I baracchini  propongono sushi e thai food. Oltre a hamburger, hot dogs e prelibatezze vegane. Una globalizzazione che suona un po’ stonata come le chaise longue e gli ombrelloni allineati sui prati, tipo spiaggia dell’Adriatico. Il gregge di pecore e la panchina fatta con gli sci ci rincuora un po’. Come i cervi-sculture di varie dimensioni disseminati per il paese, novità dell’anno.

sabato 9 luglio 2022

STESSA SPIAGGIA STESSO MARE

Non così semplice da trovare. Dato che ci sono molte novità in giro. E non solo lo chef stellato nel ciringuito sulla sabbia o il gioco esclusivo che viene da qualche lontanissimo paese. Ma qualcosa che ha molto più da vedere con il lifestyle. Ecco due esempi, tutti e due in
spiagge italiane classico-chic.


Uno punta sul design e riguarda il Carillon, uno dei locali con spiaggia più esclusivi d’Italia, nella baia di Paraggi, tra S.Margherita Ligure e Portofino. E’ il primo esperimento che inaugura un progetto di customizzazione di prestigiose destinazioni di Missoni Resort Club. Ombrelloni, teli mare, tovaglie del ristorante sono stati tutti realizzati dalla maison su disegno del direttore artistico Alberto Caliri. L’ispirazione, ovviamente, viene dal luogo, da quell'incredibile e unico colore dell’acqua, che riflette i pini marittimi e da un certo effetto Dolce Vita che continua a caratterizzare il sito (foto in alto). L'altro è a Forte dei Marmi anzi al Forte.  Lo propone lo storico Bagno Cesare, completamente rinnovato, ed è la prima spiaggia profumata. Nelle 26 esclusive tende e nelle 14 signature cabin, nei teli e nei cuscini, tutto profuma delle arance amare con trame di cassis e bergamotto di Aramara, iconica, ventennale fragranza di Culti. Un profumo che si fonde armoniosamente con gli aromi delle vicine Alpi Apuane e con il sapore di mare. Lo stesso si ritrova negli sfiziosi cocktail del bartender Marco Begotti da accompagnare con le prelibatezze dello chef Dario Leonardi (foto in basso).