sabato 9 settembre 2023

MERAVIGLIE IN CINQUE SECOLI

Ancora una volta il MASI Museo d’arte della Svizzera Italiana  di Lugano (foto al centro)stupisce ed entusiasma con una mostra particolarissima Da Albrecht Dürer a Andy Warhol. Oltre a essere un’esposizione di opere su carta, come dice la presentazione, racconta la storia dell’arte europea dal Quattrocento a oggi, attraverso trecento capolavori custoditi al Politecnico Federale di Zurigo. La visita è quindi un’appassionante lezione non solo di arte, ma di tecniche artistiche, di stili e modi di vita, dell’evoluzione della cultura, dal passato a oggi.   




 

Le trecento opere sono solo una piccola selezione delle 16mila raccolte nella Graphische Sammlung ETH Zürich, di cui si vedono le foto degli ambienti nella prima sala.  Qui sono anche i ritratti e gli autoritratti( foto, disegni, dipinti) di molti degli artisti. Alcuni classici, alcuni caricaturali, altri giocati sull’ironia che evidenziano dettagli della persona(foto in alto).  Il percorso espositivo  parte  dal Quattrocento con l’emblematico rinoceronte di Dürer e arriva alla lattina Campbell’s di Andy Warhol, massima espressione della Pop artS’incontrano lavori di Rembrandt, Goya, Picasso, Munch, Lautrec, Degas, Schiele, Louise Bourgeois, Giacometti, e di altri meno conosciuti ma non per questo meno interessanti. Come lo svizzero Rudolf Keller, con le sue pecore così reali che si ha voglia di accarezzarne il manto (foto in basso) o la pittura d’alta montagna di Hans Conrad Escher Von der Linth e di Caspar Wolf tra la fine del 1770 e gli inizi del 1800. Tutte le tecniche grafiche sono presenti, dalle più antiche alle più recenti. Si scopre, per esempio, che molte delle stampe erano un modo per riprodurre un’opera d’arte per chi non si poteva permettere di andare a vedere l’originale. Ma anche il frutto di fantasia. Lo stesso rinoceronte di Dürer lo è. Le visioni di montagna o di luoghi servivano come guide pratiche. Completano il racconto disegni tecnici di architetti come  Le Corbusier o Mario Botta. O ancora il mix di foto e serigrafie dell’artista persiana Shirana Shahbazi. E a sorpresa gli oggetti di uso quotidiano come la lampada o l’orologio dell’Ikea di Roman Singer. La mostra apre il 10 settembre e chiude il 7 gennaio. Notevole il catalogo con la genialità della doppia copertina e una delle in introduzioni di Linda Schadler,  direttrice della Graphische Sammlung ETH Zürich e tra i curatori della mostra. 


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