mercoledì 13 settembre 2023

L' ECLETTISMO DELLA CREATIVITA'

Un artista davvero eclettico Lorenzo Mattotti e la mostra al Museo di S.Giulia, a Brescia, lo mette in evidenza. A cura di Melania Gazzotti, Lorenzo Mattotti. Storie, Ritmi, Movimenti racconta con 250 lavori l’iter di Mattotti dagli esordi come disegnatore di fumetti fino al film d’animazione, passando per quadri, disegni, schizzi, manifesti, copertine di riviste. Partendo dalla cultura underground ha saputo traghettare il linguaggio dell’illustrazione nell’arte contemporanea, ha detto di lui Stefano Karadjov, direttore Fondazione Brescia Musei.



La mostra distribuita in diverse sale, ripercorre la carriera dell’artista, secondo i tre ambiti con cui la sua arte ha dialogato e cioè la musica, la danza e il cinema. Della prima si rivedono locandine di concerti, ma soprattutto fumetti che hanno per protagonisti le star della musica di quegli anni di esordio. Ma ci sono anche le copertine del New Yorker e le illustrazioni cupe e misteriose per il libro The Raven (Il corvo) di Lou Reed ispirato ai testi di Edgar Allan Poe e i disegni per la messa in scena dell’Hänsel e Gretel di Humperdinck all’Opera di Parigi. Sono tutti in bianco e nero, con un nero prevalente per evocare quel senso di mistero e di terrore che la favola incuteva all’artista da bambino. La seconda sezione riguarda la danza, di cui i movimenti secondo Mattotti sono rappresentati attraverso i colori. Le linee grafiche riuniscono i corpi tra loro in un’ armonia di figurativo e astratto. Qui ci sono manifesti per spettacoli e festival di Torino, Brescia e della samba del Carnevale di Rio. Su cui ha realizzato di recente anche un trittico, esposto per la prima volta in questa mostra
.  Segue la sezione dedicata al cinema  con  le locandine per il festival del cinema italiano di Annecy, per quello di Cannes e per diverse edizioni della Mostra del Cinema di Venezia, per cui ha creato anche i video che precedono la proiezione del film. Ma anche le locandine per il film Eros con gli episodi di Soderbergh, Antonioni, Kar-wai dove ha giocato sulle trasparenze. A conclusione del percorso i lavori per l’animazione, tra cui l’applauditissimo lungometraggio La famosa invasione degli orsi in Sicilia tratto dall’omonimo romanzo di Dino Buzzati e premiato nel 2019 alla Festa del Cinema di Roma. La mostra apre al pubblico domani e chiude il 28 gennaio. Perfetto il catalogo, edito da Skira. (Nelle foto uno dei cortili del Museo e il trittico inedito).


 

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