Al penultimo giorno di Fashion Week si può dire con certezza che non mancano le idee. Anche per il luogo dove presentare. Rodo sceglie una terrazza di Via dei Giardini con vista super (foto al centro), per mostrare gli straordinari giochi di intrecci in pelle per scarpe e borse, che richiamano le paglie di archivio. O le sneakers che copiano il vimini delle sedie. O ancora il sandalo con fascia in PVC nobilitato da Swarovski e gli inserti di denim per svecchiare la piccola borsa. Arthur Arbesser per la sua idea di moda felice presenta la collezione in un magazzino dove viene raccolto il materiale utilizzato per sfilate ed eventi. Pezzi di legno o di metallo diventano manichini su cui poggiare i capi. Che rivede in modo giocoso, come farebbe un bambino aprendo l’armadio della mamma (foto in alto). Toglie i pois da un tessuto per farne una rete-gilet. Stampa su un abito foto particolari con effetto patchwork. Molti i riferimenti al circo come i collari da clown piuttosto che l’abito multicolore che richiama i tendoni.
Lara Chamandi, stilista libanese che vive tra Milano e Londra, racconta un viaggio nell’energia lunare al Teatro Arsenale, dove le modelle si muovono sotto una grande palla mix di luna e sole (foto al centro). Le fasi della luna compaiono nel giubbotto, le gonne pantalone si affiancano alle più femminili plissé soleil. Gli abiti sono leggeri,donanti, con una stringa a chiusura della scollatura o con bordi di pizzo. Un negozio di fiori diventa la cornice ideale per le borse di De Marquet, brand svizzero dalla preziosa creatività. Sue le piccole, ma capaci borse con cover per un doppio uso. Di pelle effetto rettile o leggerissima cosparsa di perle. Affascinanti i colori. Alexandre Birman, brand brasiliano, oltre alla collezione dove dominano il colore e le fantasie floreali, propone una capsule che sarà nei negozi ad aprile per la settimana del Design. Sono i tacchi di tre sandali ispirati a tre pezzi iconici di Lina Bo Bardi. Uno è incurvato come il sostegno della sedia a dondolo, un altro è un pomello come quello sui braccioli della poltrona, un terzo con le tre V come il piede del tavolo da tè. Da Borsalino il nuovo direttore creativo Jacopo Politi ribadisce che si può restare nella tradizione più che centenaria, proponendo novità. Pensa al giardino dell’Eden e al contatto con la natura, con tinte pastello alternate a colori shocking. Mette un pendaglio di piume sotto la tesa del cappello o la ricopre di elementi bianchi che simulano fili d’erba. Il Bisonte ospita nella boutique le installazioni dell’artista Elena Carozzi. Oltre ai classici presenta una capsule con borse e accessori conciati al vegetale in colori neutri, rosa e pistacchio (foto in basso). Anche Baldinini guarda alla sostenibilità. Oltre alla nuova collezione fatta di sandali bassi o con zeppa rivestita di lustrini come i mocassini e stivaletti con il tacco che rientra, mette in vetrina nella boutique la capsule ACBC x Baldinini. Sono sneakers realizzate dagli studenti di Design del Naba con materiali riciclati. Queste saranno messe all’asta on line e il ricavato andrà a sostegno di attività per l’ambiente. In una delle sale affrescate dell’Umanitaria hanno sfilato giovani designer dal Messico, dal Canada, dal Giappone, dagli Usa e dall’Australia: ricerca e moltissime idee, qualche volta troppe.
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