Se c’è un colore bandito nello spettacolo quello è il viola, eppure era il preferito di Valentina Cortese, per molti la prima grande attrice italiana nel mondo. Per lei il viola era il colore della malinconia, con cui andare “a caccia di gioia”. Così è scritto sotto una sua foto (la prima in basso) che la ritrae al Carnevale di Venezia nell’ultima pagina del libro Valentina Cortese. Album di famiglia. Immagini inedite di una diva. Con parte del titolo e quarta di copertina viola, è il catalogo dell’omonima mostra, fino al 22 marzo nello spazio Isola SET di Palazzo Lombardia, a Milano.
E’ un omaggio alla diva, scomparsa nel 2019, per i cent’anni dalla nascita, ideata e curata da Elisabetta Invernici, giornalista e storica della moda, vicina all’attrice negli ultimi anni e Antonio Zanoletti attore e regista, suo grande amico a cui Valentina aveva affidato foto e documenti. Da vedere una sessantina di scatti realizzati da importanti fotografi: Luigi Ciminaghi, Giovanni Gastel, Arturo Ghergo, Roberto Granata, Angelo Frontoni, Bob Krieger, Luxardo, Maria Mulas, Fiorenzo Niccoli, Pietro Pascuttini. Più il ritratto con il figlio Jackie (al centro), in copertina del libro, di Ghitta Carell. Grande fotografa italo-ungherese, attiva dagli anni 30, ha immortalato papi, regine, politici, scrittori, attori. Per lei Elena Piccini, Patrizia Piccini, Fabrizio Urettini, per Fototeca Gilardi, hanno creato una "mostra nella mostra", dal titolo Ghitta Carell: Grande in negativo con riferimento alla sua tecnica fotografica. Oltre a queste foto e a quelle dei famigliari e dell’infanzia, l’installazione-video di spezzoni di film e pièce teatrali con le note de L’Eroica di Beethoven, diretta da Victor De Sabata, grande amore di Valentina, e due bacheche con i ricordi. Lettere, biglietti in parte stracciati, collari degli amati cani, foto di personaggi autografati per lei, sandali lussuosi, libri, che raccontano una vita straordinaria. Dalla nascita a Milano e i primi anni nella casa di contadini con la balia e il marito, che lei pensava suoi genitori, agli incontri sporadici e dolorosi con la vera madre, una musicista, agli sfuggevoli contatti con il padre naturale che credeva suo zio e non volle mai riconoscerla. I suoi inizi nel cinema, la storia d’amore con De Sabata, gli anni a Hollywood dove incontra il marito e padre di suo figlio, Richard Basehart. La sua sfolgorante carriera cinematografica con gli attori e i registi più noti. Il ritorno in Italia, la scelta del teatro, la lunga storia d’amore e di lavoro con Giorgio Strehler, fino al matrimonio con Carlo De Angeli, celebrato nel municipio di Portofino con solo due amiche a far da testimoni. Per tutto il tempo della mostra sono previste varie iniziative. Da Valentina Cortese, eleganza divina alla Cineteca, con proiezione di sette film, di cui alcuni inediti e restaurati, alle visita guidate e i talk. Come Storia di copertina su Ghita Carell, Ciak si gira! sul rapporto che Cortese stabiliva con troupe e regista. Il guardaroba disperso sulla sua eleganza e i sontuosi abiti e accessori messi all’asta nel 2022. E l’ultimo, Very Valentina. La realtà oltre la leggenda, con la Valentina di chi l’ha conosciuta da vicino.
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