Siamo in un momento in cui la frase "Scarica l’App" è la più pronunciata, la più scritta (of course on line), il tormentone che precede qualsiasi tipo di indicazione, la soluzione divina per ogni problema, la magia che risolve, la mano amica a cui aggrapparsi per tutto. Suona quindi strano, quasi surreale parlare del piacere della carta. L’idea di scrivere qualcosa senza touch, senza schiacciare tasti, senza controllare se c’è campo.
Eppure esistono degli umani che lo fanno e non sono dei centenari da Guinness dei Primati e nemmeno delle figure isolate, patetiche, alla disperata ricerca di qualcosa che li faccia emergere dalla massa anonima dei figli della rete. E la prova è l’esistenza e il successo di un negozio come Pineider, nato come cartoleria a Firenze nel 1774 e diventato il brand d’eccellenza per la scrittura, con boutique monomarca, oltre che a Firenze, a Milano, Roma, Singapore, New York e shop-in-shop nei più importanti department store come La Rinascente a Milano, Beymen a Istanbul, Isetan a Tokyo, KaDeWe a Berlino. E c’è di più, a fare da Ambassador a Pineider è stato scelto uno dei personaggi più universalmente apprezzati, l’attore Pierfrancesco Favino. Che con le immagini ha raccontato la sua passione per la scrittura, il viaggio, l’handwriting, insomma tutto quello che fa di Pineider un punto di riferimento senza tempo.
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