mercoledì 2 dicembre 2020

LA FORMA DELL' ACQUA


Forse non sono in molti a sapere che all’interno del Palazzo della  Farnesina, dove ha sede il Ministero degli Affari Esteri, dal 2000 c’è una collezione di arte contemporanea con circa 500 opere di 240 artisti italiani. I nomi vanno da Carla Accardi a Massimo Campigli, da Gastone Novelli a Michelangelo Pistoletto, Arnaldo Pomodoro, Salvatore Scarpitta, Emilio Vedova. Per citarne solo alcuni. In novembre si è aggiunto Salvatore Garau, sardo classe 1953, esponente di una pittura materica, che si assimila all’informale, ma con uno spazio e un approccio assolutamente personale.  L’opera s’intitola Caduta di lago con scultura  ed è una tela con colori acrilici, grafite e resina di 209x121 cm. realizzata nel 2000.  Parla di mutamenti, del fluire delle cose, proprio come l’acqua che scorre sulla pietra nera. ”C’è all’interno un romanticismo, ma dei giorni nostri.  Prevalente il concetto, che mi affascina, del continuo cambiamento, del rinnovarsi. Le cose come i pensieri non devono stagnare, ma devono fluire per dare sempre qualcosa di meglio” commenta l’artista. Il tema dell’acqua è uno dei preferiti di Garau che ne ha sempre studiato sia i movimenti naturali, sia quelli determinati dalla tecnologia e quindi dall’umano.  Si è visto in molte sue mostre in musei e gallerie di tutto il mondo. Ha esposto al Parlamento Europeo di Strasburgo, a San Francisco, Washington, Cordoba, Brasilia, San Paolo. Sue opere sono all’ Ambasciata d’Italia a Brasilia, a Seoul, a Lima, a Valenza, al Museo del Novecento di Milano. 

 


 
La Collezione Farnesina
è aperta al pubblico, ma in questo momento per l’emergenza Covid non è visitabile.  

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