venerdì 10 marzo 2017

IL SUO NOME ERA....


Basterebbero quelle tre parole “libertà è partecipazione” per rendersi conto  che  Giorgio Gaber  è stato molto di più di un cantautore e uomo di teatro. Quella visione della vita nelle sue canzoni fra il grottesco e il surreale faceva ridere  e metteva voglia di cantare,  ma spingeva anche a riflettere, a pensare. E’ giusto quindi portare sul palcoscenico spettacoli che, con la finalità  di intrattenere e divertire,  mettano in risalto l’acuta filosofia di Gaber. Come hanno fatto Claudio Lupi e Policrome Khoròs, con Giorgio Gaber, sorpasso 
a destra che dopo varie rappresentazioni è in programma da ieri fino a domenica al Teatro Studio Frigia Cinque, a Milano. In scena Lupi, in completo grigio senza cravatta,  che ora al pianoforte ora con la chitarra intona le canzoni  di Gaber.   Da Destra-sinistra, a Shampoo a, applauditissima, La Ballata del Cerutti. In alternanza, ma più spesso con lui, il Policrome Khoròs, uomini e donne vestiti di rosso e nero, ben preparato e ben diretto da un’energica e trascinante Fanny Fortunati. Ogni tanto compare l’attore Roberto Frangipane che, oltre a suonare anche lui la chitarra,con letture, battute e racconti, fa da trait d’union fra le canzoni datate (solo anagraficamente) e l’attualità. Il tono è ironico, scherzoso,  con il gusto di esasperare il luogo comune, con qualche affermazione scontata, ma mai banale. Ma non è un  aggiornamento, anzi mette in luce come Gaber non solo abbia descritto una certa società ma ne abbia anticipata la storia.   Aria nonchalant, ma accattivante, Lupi riesce a coinvolgere il pubblico in una corale Barbera e Champagne. Bis finale a effetto.  Ben studiate luci e regia,  capaci di  creare un palcoscenico, anche se tutto si svolge in uno stanzone.  Particolare non trascurabile: lo spettacolo è il primo  corale su Giorgio Gaber. Per info:www.quintedicarta.it

1 commento:

  1. Cara Luisa felice che ti sia piaciuto. Grazie! Questa è la versione in acustica, con i musicisti al completo, in un teatro vero e di ampio respiro la qualità raddoppia.

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