sabato 18 giugno 2016

SE QUESTO E' UN UOMO

Che legame ci può essere tra un saio monacale con coulisse in vita in una tonalità senape e un mocassino  curato nei dettagli con fibbia e piccole frange in tessuto? Molto di più che far parte delle proposte viste a Milano nella prima giornata  della  settimana (di tre giorni) della moda maschile. Rappresentano estremizzate una tendenza  forte del momento.
La tunica saio, disegnata da Miaoran, ventottenne  cinese che ha sfilato nel teatro Armani, quindi con il beneplacito di Giorgio,  è indicativo di un modo di vestire assolutamente oltre gli schemi,  che punta sulla varietà dei volumi, sulla leggerezza dei tessuti, la non costrizione in tutti i sensi, il rifiuto perfino

dei condizionamenti più basici. Per lo stilista  non esiste, infatti, differenza fra vestire un uomo e una donna. Sono dei corpi per cui progettare  un involucro. La collezione si chiama Ittiofobia,  ma il tema della paura  è secondario.  Più che di paura è giusto parlare di mistero che circonda i pesci  sconosciuti che vivono sui fondali marini a 3mila metri sott’acqua e, anche se mai visti, sono gli ispiratori dei disegni, (come quello sul cappello del modello nella foto) delle stampe presenti in molti capi e persino delle maglie di un macramé di pizzo.
All’estremo opposto c’è il mocassino di Giuseppe Zanotti Design. Un pezzo anch’esso unisex e un classico del guardaroba che però si rinnova completamente. Non solo nei dettagli come la fibbia o le piccole frange in tessuto che movimentano la tomaia, ma soprattutto nella scelta del materiale, nella lavorazione, studiate per renderlo sempre più leggero e confortevole.
Due strade completamente diverse per un medesimo obiettivo.


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