martedì 15 marzo 2016

MATRIMONI DI INTERESSE

 Raffaello
Due Sposalizi della Vergine  a confronto  alla Pinacoteca di Brera  a Milano, dal  17 marzo  al 27 giugno. Dipinti  tra il 1499 e il 1504, uno dal Perugino l’altro da Raffaello, saranno affiancati nella sala XXIV. Mentre il capolavoro del primo è un prestito del Musée des Beaux Arts di Caen, dove si trova dalla fine del 1700, quello del secondo è in questa sede dal 1805. La straordinaria esposizione è importante anche perché dà il via a un nuovo modo di concepire il museo. “Non più una visione statica, ma dinamica” ha detto l’assessore alla cultura Filippo Del Corno “Il modo migliore per sviluppare la funzione del museo”. Le collezioni permanenti sono sempre state  penalizzate dalle mostre.  

 Perugino 
Ecco allora  l’idea del dialogo tra i due dipinti, completato da un terzo Sposalizio di Jean Baptiste Wicar del 1825. Opera  minore e molto discussa,era stata commissionata per sostituire il dipinto di Perugino  sull’altare della cappella nel Duomo di Perugia, dove è conservata la reliquia dell’anello nuziale della Vergine. I dialoghi continueranno il 16 giugno con il Cristo Morto di Mantegna messo a confronto con quello di Annibale Carracci, ora a  Stoccarda. La neonata interpretazione di museo non si ferma ai dialoghi, ma prosegue nell’allestimento di tre sale di Brera. Il nuovo direttore generale della Pinacoteca, James M. Bradburne, parla di rivoluzione copernicana, in cui il visitatore è messo  al centro della scena. Diversa illuminazione, ma soprattutto didascalie posizionate sotto l’opera, brevi e leggibili da tre metri di distanza, dida laterali con  informazioni che gli adulti possono usare per spiegare l’opera ai bambini e un commento d’autore, per dare l’idea di una lettura con occhi diversi. Era stato interpellato Umberto Eco, che per motivi di salute non ha aderito, ma sono già nel progetto Ingrid Rowland, specialista nel raccontare l’arte antica e lo scrittore  Premio Nobel Orhan Pamuk. Nell’ottica anche il concerto alla presentazione degli Sposalizi  del pianista Clive Britton: l’ ouverture ispirata all’opera di Raffaello, di una composizione di Liszt, redatta dopo un viaggio in Italia. Per saperne di più sulla non-mostra Raffaello-Perugino   il non-catalogo edito da Skira.  

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