Dopo un colpo iniziale, forte ma
non troppo, si avverte una leggera, piacevole sensazione, che a poco a poco
diventa vero piacere. Giocato bene può continuare a lungo… “Inizialmente si
percepisce la forza della cacaosità.
Poi il cioccolato si scioglie e lascia
in bocca effluvi aromatici che possono avere una lunghissima persistenza. Con
la sua acidità il cioccolato serve a fare salivare e a far godere” spiega
Gilberto Mora, presidente di Compagnia del Cioccolato in un assaggio guidato.
Succede a Chocosphere, una delle
intriganti sezioni del Salon du Chocolat
da oggi fino a lunedì in The Mall a Milano. Nato in Francia, a Parigi nel 1994
per fare scoprire il piacere del cioccolato in tutte le sue forme, ha edizioni
ormai in trenta città di quattro continenti, con una media di venti saloni
l’anno. Milano è la prima sede italiana. E il successo sembra garantito
dall’affluenza. Molte le iniziative e gli eventi tra gli stand con espositori nazionali e stranieri. Da Chocoland l’area
laboratorio dedicata ai bambini ai Pastry
Show dove maestri pasticceri e chef si esibiscono in preparazioni anche
salate. Dai Chocosphere con
degustazioni e show cooking ai Sensory Bar dove si provano gli
accostamenti dell’oro nero con vini, caffè, rhum e altro. Fino alla moda al
cioccolato con due sfilate, una sabato e l’altra domenica, di tredici modelli
realizzati da maitre chocolatier in
collaborazione con gli studenti del Naba, Nuova Accademia di Belle Arti Milano.
In passerella il cioccolato a listelli diventa il tweed del giaccone, a scaglie
si trasforma in una gonna con spacchi audaci, tagliato geometricamente è lo scozzese di
una sottana a pieghe accostata a un giubbino dorato, effetto carta di
cioccolatino.
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