Quest’estate andrà in vacanza il 54% degli
italiani, contro
il 44% di due anni fa e il 46% dell’anno scorso, quando
sembrava che le vacanze per molti stessero
diventando
un’utopia. E’ uno dei tanti dati emersi da
un’indagine commissionata
alla Doxa
da
Europcar, leader nei servizi di mobilità (autonoleggio soprattutto) presente in
ben 140 paesi. La ricerca è stata compiuta su un migliaio di individui con la
stessa composizione della popolazione italiana, divisi secondo il sesso, tre
fasce d’età (15-34, 35-54, 55 e oltre), tre per titolo di studio, due per stato
occupazionale (che lavorano e che non lavorano) e quattro per aree geografiche
(Nord Ovest, Nord Est, Centro, Sud/Isole). Tema dell’indagine Turismo senza confini:i bisogni
dell’accessibilità. Il che non significa
le vacanze delle persone con handicap, ma di quelle con esigenze
particolari. Dal disabile alla famiglia numerosa, da quella con bambini piccoli
agli anziani, da chi, affetto da una malattie cronica, necessita di assistenza
continua a chi viaggia con animali. E’ interessante scoprire che anche in una
sola di queste tipologie rientrano 4 milioni e mezzo di famiglie, cioè 10
milioni di individui. Se queste persone potessero trovare strutture e servizi
adeguati la loro spesa porterebbe a un
aumento del Pil nazionale, diretto di 11,7 miliardi di euro e indiretto di 27,8
miliardi. Attraverso le interviste si è cercato di individuare dove sono i problemi
e le carenze più vistose, su cosa devono concentrarsi gli operatori turistici, quali mezzi di
trasporto necessitano di revisioni ecc. Ne è emerso che in Italia la situazione è migliorata
negli ultimi anni, anche se non si sono raggiunti i livelli di alcuni paesi
europei, ma quello che manca soprattutto è un’informazione adeguata. Cioè ci
sono molti locali accessibili alle carrozzine, alberghi con servizi di nursery,
cabine sulle navi studiate per cani e gatti, ma non sono sufficientemente comunicati.
Né con cartelli, né soprattutto sul web.
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