Motivi per una vacanza in Belize ce ne sono vari. Estate eterna,
barriera corallina patrimonio dell'umanità, seconda per
bellezza dopo l'australiana.
Fauna e flora singolari, una popolazione che è la più bassa dei paesi
dell'America centrale. Numerosi siti Maya per chi non si accontenta di mare e
sole. E resort dove quiete, relax e coccole sono garantiti. Alcuni anche con
una storia come il Turtle Inn. Il suo
proprietario è Francis Ford Coppola, che oltre a occuparsi di cinema possiede
cinque alberghi: in Argentina, a New Orleans, due nel Belize, e l'ultimo aperto,
il palazzo Margherita a Bernalda, vicino a Matera, di dove era originario il
nonno. Se questa location,
è il caso di dirlo dato che Coppola tratta gli hotel con lo
stesso spirito con cui dirige un film controllando ogni dettaglio per la perfetta armonia finale, è un
omaggio alla famiglia, la scelta del Belize è una conseguenza di Apocalypse Now dove il regista si è entusiasmato alla jungla, pericolosa,
imprevedibile, ma anche molto affascinante. Ha cercato qualcosa di
simile, più vicino a dove viveva. È così ha creato due resort di cui il Turtle Inn è il più recente. Come a Bernalda nella cucina, dove gli ospiti delle nove
camere pranzano in un'unica tavolata, si preparano piatti della tradizione
locale, così qui tutto punta al confort, ma rispettoso del contesto. Due
piscine infinity per non togliere
niente alla vista. Una spa superattrezzata, mobili in legno
d'artigianato nei 26 bungalow, di cui uno progettato dalla figlia Sofia. Areazione data solo
dalle brezze e niente televisione, per staccare davvero. Fra le novità la eco-caccia
subacquea all’inseguimento del lionfish, pesce non del luogo, che minaccia la barriera corallina.
E tra l’altro è ottimo nel piatto.
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