Forse ci si
distraeva un po’ sui capi, ma l’insieme era così coinvolgente che, alla fine, si
capiva che anche quel certo pantalone di pelle piuttosto che il completo chiaro contribuivano alla scenografia. Gaia Trussardi per presentare la sua collezione
ha scelto la Biblioteca Nazionale Braidense nell’Accademia di Brera. Qui i
modelli, in realtà attori sicuramente frutto di un casting attentissimo,
leggevano brani di romanzi, tragedie, testi filosofici, in italiano, in
francese, in inglese. Passando accanto a loro si decifravano bene le parole,
che si trasformavano, allontanandosi, in un coro sommesso generale, alquanto
intrigante. Come i ragazzi in tuta nera
appostati vicino ai reader, in angoli impensati, in teche da collezione, forse le anime-personaggi dei libri. Antonio
Marras si ispira a T.D.Lemon Novecento, il pianista sull’Oceano di Baricco. I
modelli sfilano intorno a tre barche in un mare di libri a bordo delle quali
suonano quattro musicisti. Indossano giacche con stampe a tema marino, maglie a
righe, completi sull’azzurro e spesso un baschetto blu in testa (v.foto in basso).Anche la
collezione dei Fratelli Rossetti richiama il mare, ma il Mediterraneo. Nei suoi
colori sono il mocassino Brera, la stringata Milano, quella asimmetrica
bicolore e quella senza lacci. A far da cornice quasi un’installazione, creata
con 300 formelle di scarpe in plastica bianca. Per Diesel Black Gold, l’
obiettivo sono funzionalità e rigore. Anche nelle scelte cromatiche: tutto
bianco o tutto nero. O nel gusto un po’ invernale delle sovrapposizioni. La
sahariana è la giacca preferita per le tasche, elemento dominante. Di cui
esiste anche una versione in pelle, da portare a tracolla sotto le giacche. Si
chiama Facetasm ed è disegnata dal trentottenne giapponese Hiromichi Ochiai la
collezione emergente ospite questa
edizione del Teatro Armani. Tagli azzardati ma decisi,
lana estiva per pantaloni-sarong da portare con bluse
ampie, o su camicie Oxford allungate a diventare spolverini. Ai piedi ciabatte
in pelle e mocassini bicolori. Fluidità e scioltezza nei capi di MSGM in una
prevalenza di colori solari e della terra.
Emozioni che le intense parole di Luisa Espanet rendono ancora più suggestive.
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