martedì 17 febbraio 2015

VINO DOCET


Mai come di questi tempi si parla tanto di cibo. Tutto è riconducibile al cibo. Dall’arte alla moda, dall’attualità all’educazione, alla cultura. E ovviamente il vino non è da meno.   Le cantine sono luoghi da visitare e non solo dagli intenditori o dagli addetti al settore. I più grandi architetti ne fanno le loro palestre di creatività. Gli artisti vengono interpellati per disegnare le etichette delle bottiglie.
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E ora il vino diventa argomento d’insegnamento. Succede nell’azienda vinicola Michele Chiarlo ( in quella zona del Piemonte dichiarata Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco che comprende Langhe, Roero, Monferrato) già famosa per il suo Parco Artistico Orme su La Court. Per l’Expo, infatti, sono stati individuati e riconosciuti dei “percorsi didattici” di vari livelli. Per la scuola primaria al centro dell’interesse è il mondo delle fiabe di Lele Luzzatti, uno dei primi Maestri ad aver animato il parco artistico, (v.foto). Le sue opere sono la  base su cui i bambini costruiranno le loro scenografie.  “Vedere per capire, capire per conoscere” è il tema su cui lavoreranno gli studenti della scuola secondaria, partendo dall’arte pop di Ugo Nespolo, anch’egli grande animatore del parco. “Dialoghi sui piemontesi che hanno lasciato un’ impronta” è il titolo del percorso rivolto ai ragazzi della scuola superiore. Prevede letture di scrittori come Gozzano, Pavese, Lajolo, Fenoglio, che queste terre hanno amato e descritto. “Il paesaggio rurale, gli uomini e la terra” è invece l’argomento dello workshop di tre giorni per gli studenti di architettura.
A completare l’iniziativa, ma aperte a tutti, due mostre. Una al Museo Musarmo di Mombercelli su “Il paesaggio collinare”, con opere di pittori piemontesi dell’ Ottocento e Novecento. L’altra,  nella cascina di Castelnuovo Calcea,  chiamata “Il Convivio” con le tavole , le sagome teatrali e i libri di Emanuele Luzzati, concessi gentilmente dal museo Luzzati di Genova. 

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