I collezionisti-feticisti di plastica,
e sono tanti, potrebbero impazzire di fronte ai 600 oggetti della collezione
della Fondazione Plart, Plastiche e Arte di Maria Pia Incutti-Paliotto, da
vedere dal 21 febbraio al 21 giugno al Museo Ettore Fico
di Torino. Per quanto sia una selezione ci si può trovare dal portasigarette
effetto marmorizzato con manina in cellulosa del 1920, di provenienza francese,
al set da cocktail con pinguini in formaldeide, inglese del 1930. Dalla radio
americana in resina datata 1940 alla
lucidatrice, sempre in resina e sempre anni Quaranta,
ma inglese. Fino ai più
recenti Paperino degli anni Sessanta in PVC o alla sedia capitello in
poliuretano espanso della Gufram (1971) entrambi italiani.

“Plastic Days”,questo è il titolo
della mostra, racconta divisa in sette sezioni la storia delle plastiche. Dalle
pre-sintetiche realizzate addirittura nell’Ottocento alla prima sintetica creata
nel 1907 dal chimico belga Leo Baekland e
chiamata appunto bakelite, al Moplen inventato dal professore del Politecnico
di Milano Giulio Natta nel 1954, che gli valse il Premio Nobel nel 1963, alle
recenti “plastiche verdi” ottenute da materie prime che provengono da fonti
rinnovabili. Molte le curiosità. Si
viene a scoprire, per esempio, che la celluloide è stata creata nel 1869 da un
ingegnoso tipografo di New York, in risposta a un concorso bandito da una
fabbrica di palle da biliardo, che cercava un sostituto al troppo costoso
avorio.
Completo ed esauriente il catalogo
di Silvana Editoriale.
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