domenica 1 dicembre 2013

ANCHE LE RANE GUARDANO LA TV


Otto figure in tuta bianca camminano in fila indiana, i volti coperti da maschere di cartapesta, con le sembianze animaloidi.  Li precede una nona figura  vestita di una tunica beige. Prendono posto su sedie disposte a semicerchio,  intorno a un televisore. Proprio come intorno a un camino. E a conferma della simulazione, sullo schermo c’è un fuoco con un crepitio sempre più forte, fino a coprire le note della Sesta di Beethoven. Il guru dalla tunica beige rompe l’immobilismo e inizia a muovere le mani impercettibilmente. Le sue dita, come i rami del fuoco, sembrano seguire il crepitio. Qualcuno lo imita. Dopo una ventina di minuti si alzano  e in fila si dispongono lungo la parete bianca, prima di uscire di scena. E’ la performance di Ben Patterson “Omaggio a Nam June Paik” che ha inaugurato ieri la personale dell’artista coreano “The future is now” (fino al 2 marzo alla Fondazione Pierluigi e Natalina Remotti di Camogli). Elemento centrale della mostra, curata da Francesca Pasini con Caterina Gualco, il video-tv, visto in tutte le sue implicazioni, usi, percezioni. Con uno sguardo che passa dall’ironia all’attenzione al dettaglio, dalla critica al divertimento. Lo schermo emanazione di immagini, suoni, emozioni è dappertutto. Spunta dalla buca di una cassetta delle lettere. Minuscolo funge da stoppino per una lanterna rossa. E’ guardato da un Buddha, ma anche da due rane di pietra. Salta fuori all’improvviso in un collage multicolore. E’ sfondato da una maschera tribale africana. O ancora, è il monitor chiuso nella gabbia  di “Cage in Cage”, con frammenti di un dialogo tra John Cage e Paik. E’il video dalle mille facce che ruota nel mondo, prende, coinvolge, trasforma, ipnotizza.  Proprio come accade agli animaloidi del tableau vivant di Patterson (è lui il guru in beige). “Non ho idea perché ci ho messo tanto a capire le affinità tra la mia performance (ha dieci anni) e il lavoro di Nam June che sicuramente ha ispirato quest’opera. In ogni caso, appena ci sono arrivato, ho subito  aggiunto al titolo la frase “Omaggio a Nam June Paik” commenta Patterson, in mostra con le sue opere alla galleria Unimedia Modern di Genova (www.unimediamodern.com) fino a fine gennaio.

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