martedì 5 febbraio 2013

SULLA STRADA , ANZI L'AUTOSTRADA


Una cornice barocca intorno alla scritta “Sei in un paese meraviglioso” e sotto l’indicazione pratica. Il cartello potrebbe  essere più accattivante, ma l’iniziativa è ottima. Risponde in pieno a quell’idea di valorizzazione del patrimonio artistico e naturale italiano, per fare del turismo una vera risorsa economica.
 Bomarzo. Parco dei mostri
Tutto parte dalle aree di servizio delle autostrade, luoghi   funzionali, ma anonimi e squallidi per definizione. Questi  sono le basi del progetto volto a far conoscere agli automobilisti  bellezze del Paese poco o per niente conosciute, ovviamente non lontane dall’autostrada. Le aree di servizio, insomma, diventano delle vetrine “turistiche” con installazioni, affissioni e  totem  multimediali dove si raccontano le possibilità di “scoperta” delle vicinanze. Anche in termini di tempo, da una mezza giornata a  due giorni. Per ora le mete o le experience come vengono definite, con un inutile inglese,  sono solo quattro, riferite ad altrettante aree di servizio. Entro l’ estate se ne aggiungeranno una dozzina, per arrivare   tra qualche anno a un centinaio.Il progetto di Autostrade per l’Italia è realizzato in collaborazione con il Touring Club Italiano,  con la Struttura di Vigilanza sulle concessionarie autostradali del Dipartimento per le Infrastrutture, gli Affari Generali e il Personale del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.
Se le indicazioni sono chiare e realmente di servizio è molto probabile che chi, in autostrada, è incuriosito da qualche paesaggio particolare, se dispone di un po’ di tempo, si lasci convincere a soddisfare la curiosità.E se tutte le mete sono come  le prime quattro, difficilmente sarà deluso. “Bomarzo, misteri e incantesimi, il parco   dei mostri da visitare in mezza giornata. “Gioielli di Tufo e Peperino”, le rocche di Cimino da vedere in un giorno. Un giorno anche per “I Farnese tra i borghi della Tuscia” e due giorni per esplorare “Viterbo. La magia del Medioevo

Nessun commento:

Posta un commento