Made
in Italy. Se ne parla continuamente. E’ un valore, significa qualità di
materiali, alta artigianalità, tradizioni, creatività. Una serie di elementi
strettamente connessi, che raramente emergono tutti insieme, nei momenti in cui
la moda è comunicata. Come le sfilate per esempio. Si dà più importanza allo show, ai parterre che spesso non
rappresentano assolutamente il consumatore finale. Le molte sfaccettature del
made in Italy si disperdono . La creatività è sicuramente l’elemento
principale, quello che li amalgama. E su questo si focalizza Saverio
Palatella con la mostra-evento
all’Atélier ABC Mannequins di Corso Como, a Milano, fino al 5 agosto. Qui lo stilista, guru della maglieria, presenta un corto con la regia di Maria
Arena, con cui aveva già lavorato.
Si intitola “The Perfect human” ed è il remake di un corto del 1967 di Jorgen Leth, che compare ben cinque volte nel film “Le
cinque variazioni” di Lars Von Trier.
Un uomo e una donna ripresi nelle varie funzioni che l’essere umano può
esercitare. Saltano, parlano(doppiati), si distendono per terra, sorridono, ridono, ascoltano musica . E una voce fuori
campo li accompagna. Sono Christiano Cerasola, scrittore e l’attrice Celine
Darrien. In un’altra sala è proiettato il videoclip della canzone “Nos silences
nos paroles”, scritto e prodotto da Stefano Ghittoni e Amedeo Pace, che ha
anche curato la colonna sonora del
corto.
Il
tutto è presentato nell’ambiente un po’ surreale di uno show room di manichini.
Alcuni, pochi, sono vestiti con abiti di Saverio Palatella, gli altri sono
disposti in modi particolari, ora in piedi, ora distesi, ora imprigionati in uno stand gabbia, a
formare una curiosa installazione. Creazione anch’essa dello stilista.
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