Sarà
perché c’è voglia di distrarsi dai problemi che ci opprimono. Sarà perché sono
a Londra e coincidono con i sessant’anni di regno di Elisabetta. Certo che di
queste Olimpiadi se ne parla e se ne è parlato moltissimo. Dai commenti dei maître
à penser sulla opportunità o meno delle spese sostenute. Ai report delle
dispute poco “decoubertiane” tra gli atleti icona, per chi porterà la fiaccola.
Alle dozzine di itinerari nella capitale inglese, non tutti così inediti, proposti
dai giornali. Dagli speciali sui probabili campioni e le sfide più attese agli
amarcord di Olimpiadi passate,
dove le immagini sono in primo piano. Come quella dell’uomo seduto sulla
Sagrada Familia. E’ un tuffatore ripreso da Massimo Lovati alle Olimpiadi di
Barcellona del 1992. Scatto ancora più straordinario, perché precedente l’era
photoshop. Fa parte di un servizio della rivista Blue Liguria (ora in edicola)
dedicato agli atleti liguri a Londra e a un fotografo, appunto Lovati, ligure,
che da decenni racconta con il suo obiettivo le Olimpiadi.
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T-shirt Vivienne Westwood |
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Borsa-guanti da box Anteprima |
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Borsa-racchetta da ping pong Anteprima |
Grande
l’interesse di moda e dintorni per i giochi. Stella McCartney, con Adidas, ha
disegnato per gli atleti inglesi un kit così completo che lascia libera solo la
scelta del pigiama. Giorgio Armani vestirà gli italiani nelle occasioni non
competitive in midnight blu e bianco, con flash di rosso e verde. Bianco e blu,
ma stile Grande Gatsby, per gli americani firmati Ralph Lauren. Gli atleti di
S.Marino saranno vestiti da Ferragamo. Mentre quelli dell’Azerbaijan, a
sorpresa, da Ermanno Scervino. Ma è soprattutto per gli sportivi da poltrona
che l’offerta è vastissima. Dalle T-shirt con medaglie trompe-l’oeil di
Vivienne Westwood, per lui, alle
scarpe e agli occhiali con l’Union Jack di Jimmy Choo, alle borse da sera fatte a racchetta da ping
pong o a guantoni da boxe di Anteprima. Dai gioielli e i portachiavi con i
cerchi ai foulard e le cravatte con le bandiere. Fino addirittura ai profumi. Come
quelli di Union, venduti da Selfridges a Londra, con fragranze di erbe solo della campagna inglese e Union
Jack sul flacone. O l’eau de toilette Five Circles, dove prevalgono le note dei
fiori e degli agrumi, di Marinella, il mitico cravattaio napoletano che l’anno
scorso ha aperto in Maddox Street.
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