Francis Kurkdjian |
Un
pianista suona ogni giorno, un ballerino esegue determinati passi o fa un certo
tipo di ginnastica quotidianamente, un cantante gorgheggia ogni mattina e un
naso cosa fa per tenersi in esercizio?
Deve
risentire i profumi dei fiori, per esempio, perché con il tempo si dimenticano,
non si riesce più a memorizzarli. E’ un “allenamento” che deve essere continuo,
non può fermarsi. Lo spiega molto bene
Francis Kurkdjian, uno dei più famosi “nasi”, a Milano per presentare una nuova essenza. Classe 1969, parigino di origini armene, Francis
dopo studi di danza classica e pianoforte, a 21 anni, decide di sfruttare il
suo straordinario naso . Tra i primi exploit, la ri-creazione del profumo di Maria Antonietta, con cui si
fa conoscere e inizia a collaborare con le più grandi case di moda, fino a
quando nel 2009 fonda la Maison Francis Kurkdjian. Sentendolo parlare del suo
lavoro , si capisce come realizzare un profumo sia davvero una forma d’arte. Dà
delle sensazioni percepibili con il nostro odorato. Proprio come una scultura o un dipinto
sollecita il nostro senso visivo, o una musica il nostro orecchio. Per Francis il profumo è qualcosa da
cui non si può prescindere, “il profumo vi veste” dice. E il suo obiettivo è
quello di creare essenze per tutti
i giorni, realmente prêt-à-porter. Come la sua ultima ispirata alla sorella, una donna come tante, che lavora, ha
dei figli, una vita attiva, ma ci tiene a ribadire la sua femminilità
e il suo charme. L’eau de parfum si chiama Amyris. Mette insieme le note dell’amyris, albero della
Giamaica, il corrispondente
americano dell’orientale legno di sandalo, e l’iris di Firenze. Esiste anche nella versione maschile come eau de toilette, e in questa
prevalgono le note più fresche. Perché l’uomo, sostiene Francis, “non capisce”
il profumo, non lo ritiene sufficientemente maschile, vuole solo qualcosa che dia la sensazione di
pulito. Entrambi saranno distribuiti in Italia da
Campomarzio 70 e in vendita da settembre.
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