giovedì 21 dicembre 2023

CIAK & FASHION

Chi è ritenuto e si ritiene un buon conoscitore di cinema e di moda, maturerà dei dubbi su questa sua conoscenza. Può succedere leggendo già solo le prime pagine di Ciak si sfila-I defilé di moda in trenta film (Postmedia Books). Scritto a due mani da Grazia d’Annunzio, giornalista, e Sara Martin, Professore associato all’Università di Parma per Storia del cinema e Teorie e tecniche della televisione. Già nell’introduzione, dove le autrici scrivono com’è nata l’idea, s’intuisce come il libro, egregiamente documentato, riveli molto di più di una passione fashion-cinefila. Che non significa solo la voglia di raccontare come i due mondi si siano intrecciati, ma il mettere in evidenza “gli aspetti meno ovvi e più trasversali” di quello che si potrebbe definire un genere cinematografico. Appunto “le sfilate come mezzo d’informazione” o “metafore dell’evoluzione di una società".    


La storia parte dagli anni Venti e dai primi film muti di Hollywood. Si parla già di costumisti, ancora lontani dai couturier, che a Parigi dominano la scena con le sfilate negli atélier, riservate a una stretta élite. Poi le star incominciano a vestire gli abiti delle grandi maison, e li indossano anche nei film. I casi citati sono svariati, uno su tutti, negli anni Cinquanta, Givenchy che veste Audrey Hepburn, prima diva filiforme. Molti gli episodi raccontati, le storielle di rivalità, le affermazioni improvvise, i retroscena. Tutto narrato con precisione comprovata, ma mai da un’ipotetica cattedra. Nella seconda parte, quasi a conferma delle pagine precedenti, le schede con foto di trenta film, i più indicativi secondo le autrici. In alcuni le scene di sfilate sono di contorno, in altri sono il clou della trama, altri, con dialoghi appropriati (v.la disquisizione di Miranda, "il diavolo che veste Prada" sul maglioncino "ceruleo") spiegano l’evoluzione . In tutti si racconta l’intesa moda-cinema. Un libro che si legge in un soffio, proprio come il più avvincente dei romanzi. Una lettura così piacevole da far dimenticare i molti refusi, non errori. Perfetta la prima presentazione del libro a Milano, tra gli arredi iconici anni '50 e '60 dell'Arabesque Design Gallery. Con l'intervento da moderatore, competente e mai prevaricante, del giornalista Gianluca Bauzano.

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