venerdì 29 dicembre 2023

LA VITA E' UN ROMANZO...O NO?

E’ in libreria da mesi e molti l’hanno letto, eppure "il collocamento ideale" di lettura di L’anno dei destini incrociati (Morellini Editore) dovrebbe essere in questi giorni, a fine d’anno, per inaugurare il nuovo. Non per un discutibile tempismo e neanche perché è un cronoromanzo. Ma perché, pur raccontando ogni mese in sintesi i fatti del mondo più importanti o che hanno avuto più spazio nelle cronache, dà in qualche modo elementi per affrontare bene o comunque con speranza l’anno che verrà. E questo l’autrice, che si nasconde sotto il nom de plume di Bea Buozzi, lo sa.

Terzo di una serie, racconta mese per mese la vita dei condomini di un palazzo milanese o che fanno parte della compagnia del locale Macondo. Sono storie di quotidianità con personaggi tutti di fantasia, ma tutti ugualmente ben delineati e caratterizzati da apparire reali. Questo grazie alla scrittura da attenta osservatrice di Bea Buozzi. E alla capacità di saper inserire in tutti gli avvenimenti e i casi della vita, anche i meno felici, una buona dose di ironia e soprattutto di autoironia. Sì, perché quasi in ogni personaggio, e in quelli femminili soprattutto, c’è un po’ di lei stessa, ma con l’ottimismo di "saper vedere il bicchiere mezzo pieno che io non ho".  Quello che succede nel mondo, inserito in quelle due pagine a chiusura di ogni capitolo relativo a un mese, è intitolato Nel frattempo. Un inserimento “en passant” quasi a voler insistere che la vera  vita è quello che succede in quel palazzo, tutto il resto è niente di più di una data, per definirlo cronoromanzo. Confermato da una narrazione scorrevole, veloce, che crea un'empatia con i protagonisti, senza mai privilegiarne uno, ma lasciando a tutti debolezze e pregi che li rendono umani. Con quel minimo fil rouge-jaune per intrigare, senza mai diventare un giallo. Una commedia corale la definisce l’autrice che ha annunciato che L’anno dei destini incrociati, finalista al Premio Bancarella 2023, sarà il suo terzo e ultimo cronoromanzo. In previsione per il 2024 un romanzo più "adulto", che parte da una storia di famiglia e delle sue radici, dove si parla di intelligenza artificiale. Di Sonia Diab l’immagine di copertina.   

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