giovedì 11 marzo 2021

PARIGI E' SEMPRE PARIGI

Balletti, passeggiate affondando nella neve o tra le sculture più preziose del mondo. Camminate sulle ali di un aereo piuttosto che in una delle più favolose regge. E poi vetrine straordinarie e animate, maneggi come passerella. La Brasserie Lipp come backstage da cui escono le modelle per sfilare in Saint-Germain-des-prés deserto. Nessuna settimana della moda fisica avrebbe potuto avere tali scenografie e coreografie come quella di Parigi in streaming, appena finita. Forse è stato a scapito delle collezioni, di cui i capi si vedevano poco, di certo è stato un viaggio pieno di sorprese. Dior ha raccontato una favola mix di Cenerentola e Cappuccetto Rosso con tanto di orologio che segna la mezzanotte, ragazza in rosso che corre giù da una scala, niente principi azzurri ma la Sala degli Specchi della Reggia di Versailles come passerella. 

Una storia d’amore sulla neve, per l’americano Thom Browne con una protagonista dalle lunghe trecce bionde e un monumentale abito di piumino. Sulla neve, quella di Cortina, pure le ragazze Miu Miu con passamontagna, giacconi, sciarpe all’uncinetto, abiti sottoveste e cappotti in maglia.



La passerella di Balmain è l’hangar dell’Air France per cui lo stilista Olivier Rousteing ha disegnato le uniformi delle hostess. Le modelle, uomini e donne, camminano tra i carrelli ma anche sopra e sotto le ali di un 777. Rick Owens sfila su un molo del Lido di Venezia trasformato in pontile post-apocalittico. Vivienne Westwood sta nella vetrina del negozio di Mayfair a Londra, mentre Andreas Kronthaler, suo marito e stilista del brand, si esibisce in brani scelti da My Fair Lady del 1964, in omaggio agli 80 anni della signora. Le modelle icone di Chanel sono riprese prima nel backstage poi nella disco e  al ristorante, quindi sfilano e nel finale escono in gruppo come tante amiche, accompagnate dalla stilista Virginie Viard (foto in alto). Per Louis Vuitton, Nicolas Ghesquière trae ispirazione, per le stampe di giacche e abiti, dallo straordinario archivio di Piero Fornasetti. E per restare in tema  presenta la collezione nelle Gallerie del Louvre con le sculture greche, etrusche, romane e lo sfondo della Piramide di Pei (foto al centro). Hermès si fa in tre, tra New York, Parigi, Shanghai. Schiaparelli propone scene di vita da backstage, ma strabilia con dettagli e accessori fantastici (foto in basso). 
 

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