mercoledì 24 marzo 2021

LA PITTURA AI TEMPI DEL COVID

I colori sono marcati, ma mai violenti, le figure sono identificabili ma con un alone di surreale, tra la fiaba e il sogno. I quadri di Roberto De Wan sono gradevoli, invitano a essere guardati, comunicano serenità e gioia. Ma poi, considerandoli più attentamente, si scopre un dettaglio che sorprende, non inquieta ma fa pensare, sembra voler dire qualcosa, lanciare un messaggio. 



“Genio è il colpo di fulmine della sua pittura, passando dal semplice al complesso e viceversa con gli spartiti della tecnica e dell’attività” ha scritto Pasquale Lettieri, docente universitario e storico dell’arte, che vede nei suoi dipinti a olio punti di contatto con la pittura di Chagall, a cui lo accomuna, oltre la poetica del racconto l’immediatezza nel dipingere. Pur non avendo mai De Wan seguito o essersi ispirato a una corrente particolare. Scrittore di quadri l’ha definito il giornalista, critico e curatore d’arte contemporanea Mimmo Di Marzio. Non a caso la produzione di De Wan si è intensificata in questa pandemia. Più che mai l’artista ha sentito la necessità di raccontare la situazione, tradurre in forme e colori il dramma collettivo. Da cui però si può e si deve uscire. La mostra, che comprende dipinti sulla Divina Commedia, sui miti e ritratti, ora alla Galleria Battaglia di Milano, proseguirà a Torino alla Biblioteca Nazionale Universitaria.   


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