lunedì 1 marzo 2021

LIETO FINE

Emblematico che nell’ultimo giorno della Settimana della Moda  di Milano sia in calendario Ports 1961. Che, oltre a festeggiare i sessant’anni, risponde a quello stile di vita e di vestire  prioritario in questo momento. In primo piano la maglieria, calda, avvolgente, con lavorazioni particolari. Vasta la scelta dei cappotti, di vario tipo, ma accomunati da una rassicurante morbidezza, d’aspetto e di fatto. Grande ricerca nei colli: alti, a fascia, con drappeggio, con sovrapposizioni e mantelline, con revers giganti o interrotti da tagli, con inserti in pelliccia (foto in basso). Pelliccia, eco ovviamente, anche per le  borse.   Molti hanno detto e scritto che in queste sfilate e presentazioni digitali sono mancate le emozioni, date dal contatto con le persone, dai backstage, dalla musica, dalle luci che si accendono sulle passerelle, ma anche dalle lunghe, snervanti attese, dal traffico, dalle code, nel male e nel bene quindi. Però è vero che c’è stato un ripensamento, un ridimensionamento, sono state fatte valutazioni che hanno ribadito e messo in risalto l’importanza della moda italiana. In tutti i suoi aspetti e i suoi attori, dalla grande azienda al piccolo artigiano, dal creativo all’imprenditore, al buyer. 



A questo proposito importante è stato il lavoro svolto da White, la cui piattaforma ha avuto oltre 8mila utenti al giorno, con un tempo di visita medio di 2,5 minuti e un 400% di contatti social in più rispetto alla scorsa edizione. Oltre 3mila persone si sono collegate per seguire i webinar che hanno tenuto viva l’attenzione sulle problematiche e il futuro della moda e non solo. Tra i temi toccati la circolarità dell’economia, la sostenibilità, l’importanza di dare spazio alle  piccole e medie imprese, la riscoperta e la valorizzazione dell’artigianato come parte determinante del made in Italy. Ma anche come l’industria tessile può compromettere la distribuzione di alimenti nel mondo. Ottimo a conclusione il corto This is Milano, un omaggio alla città per lanciare un messaggio di positività, realizzato da Milano loves Italy, gruppo di cui fanno parte Camera Buyers, il Comune di Milano e le associazioni di show room. Un itinerario fra monumenti simbolo, ma anche angoli sconosciuti, atélier, scorci particolari, in compagnia di modelle e e dell’attrice Demetra Bellina, con capi di noti designer e di 

                    

piccole e medie imprese. Buona anche l’iniziativa di Martino Midali che, nelle vetrine dei negozi di Via Mercato e Via Madonnina, ha proposto un tributo alle riviste italiane che parlano di moda e lifestyle.

 


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