giovedì 21 maggio 2020

MAI PIU' SENZA



Ora è una delle più importanti maison di moda, ma Louis Vuitton, prima di essere legato alle borse-must con monogramma, è stato da metà dell’800 uno dei più prestigiosi marchi di bauli e valigie. Le ordinazioni arrivavano alla fabbrica di Asnières da tutto il mondo e di natura più svariata. Sempre soddisfatte. Dal letto da campo dell’esploratore Savorgnan di Brazzà alle cappelliere di dimensioni gigantesche per la diva capricciosa, al portascarpe per la soprano feticista (di scarpe), al porta-metronomo per il direttore d’orchestra star. Fino al porta-ceneri di una vedova americana, per avere sempre con sé quel che restava del marito o il porta-seni finti di una ricca avventuriera che nei viaggi non rinunciava ai ferri del mestiere. Per non contare 
poi le borse, valigie, custodie per strumenti musicali, attrezzi sportivi o giochi da tavolo. Non stupisce quindi che in questo momento, dove la casa è diventata luogo di smart working ma anche di tempo libero, la Maison abbia pensato di completare la collezione di giochi, in omaggio alla passione di Gaston-Louis Vuitton nipote del fondatore Louis. Ed ecco un biliardo(in alto) e un biliardino o calcio balilla, rivestiti in tela Monogram, o Monogram Eclipse o Damier Graphite o nel più recente cuir épi di vari colori e, per il biliardo, anche bicolore. Curatissimi, come nella tradizione dei bauli, i dettagli. I rivetti metallici sono tutti incisi con la firma. Per il biliardo le stecche sono in pelle e tela Monogram. Rivestito in pelle è anche il triangolo per le biglie con i numeri dipinti a mano. Nel bigliardino i giocatori si ispirano al Bell Boy di una pubblicità di Vuitton del 1921 e sono dipinti a mano in rosso e in bianco. E’ dipinto a mano anche il fiore del Monogram nel contapunti, prezioso come un gioiello. Non è previsto LV sulle palline. 

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