mercoledì 20 maggio 2020

L'ARTE E' UN DIRITTO


Forse non si è formato il chilometro di coda come davanti a Zara in Rue de Rivoli a Parigi, alle 8 del mattino, ma l’apertura dei musei in Italia è stata accolta con altrettanto 

entusiasmo di quella dei negozi. Fa ancora più piacere sapere che lunedì 18, Giornata Internazionale dei Musei, quest’anno sia stata dedicata a Musei per l’eguaglianza: diversità e inclusione. Parma, capitale italiana della cultura 2020, con Cultura per tutti e cultura di tutti ha invitato musei e associazioni culturali a presentare idee e progetti in quest’ottica. Tra gli aderenti sono stati selezionati cinque vincitori, annunciati in una cerimonia online il 18 maggio. Al primo posto si è classificata l’associazione Villa Sistemi Reggiana, insieme a due partner, con il progetto Museo in blu. Creato per soggetti affetti di autismo, prevede un toolkit con indicazioni per migliorare l’accessibilità, per ausili sonori e guide speciali. Il secondo classificato è il Museo Diocesiano di Parma, in partnership con il Museo Etnografico e altre associazioni. Con Insieme al museo propone una serie d’itinerari nei luoghi d’arte di Parma per far partecipare alla vita della città persone con deficit cognitivi. Lenz Fondazione ha conquistato il terzo posto con Opera sull’opera(in alto). Un concetto di touch painting per cui il visitatore può intervenire su un’opera esposta toccando lo schermo trasparente che s’interpone fra lui e questa e creare un manufatto artistico digitale. E’ il primo passo di un Museo digitale di Art brut che si svolgerà ogni anno. Il progetto è rivolto a tutti, ma in particolare a disabili intellettivi, motori e sensoriali, a chi non parla italiano, a bambini e anziani. Il quarto vincitore è ARTernative S.rl, insieme a vari partner con ARTernative Accessibili, dedicato a bambini e disabili. Permette di fruire delle opere dello scultore e incisore Renato Brozzi nel Museo di Traversetolo(PR) che porta il suo nome e potrebbe diventare un modello da seguire per altri musei. Al quinto posto la Fondazione Magnani, insieme alle Farmacie Comunali Riunite, con Il mio diritto alla Bellezza (in basso), che nel giro di tre anni dovrebbe rendere i musei luoghi d’incontro per socializzare, seguire percorsi, partecipare ad attività ricreative.  

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