martedì 10 dicembre 2019

(NON) E' NATALE ANCOR...


C’è stato Halloween, zucche dappertutto. Bambini, in enormi condomini con scale fino alla M, che davanti alle porte ripetevano dolcetto e scherzetto, come 
i coetanei della provincia americana, in placidi viali di villette. Poi è arrivato il Black Friday, chissà se qualcuno si è reso conto che nel 1929 non è stato proprio una meraviglia. Un successo incredibile, saldi fuori stagione. Qualcuno come De Wan a Milano ha ironizzato una settimana prima con White Friday. Ma quanti l’hanno capito? Quasi in contemporanea il Thanksgiving, festa yankee al cento per cento, non con data fissa ma al quarto giovedì di novembre, è arrivata anche lei. Alla faccia degli animalisti e dei vegani, perché tutto parte da un povero tacchino, nelle case italiane più branchés, o meglio per essere coerenti più cool, si sono scatenate le celebrazioni. Con i dubbi: Solo il tacchino o anche qualche regalo? Chi si deve invitare? Qualcosa che poteva aver senso nei ristoranti metropolitani a beneficio delle comunità Usa, e quindi del bilancio, è diventata un’iniziativa esterofila e ridicola. Perché allora non festeggiare il 14 luglio?  Ma si sa la Francia è troppo vicina e non fa cittadini del mondo. Menomale che sempre a imitazione di quello che succede oltre Oceano (Atlantico) i preparativi natalizi fervono con grande anticipo, anche da noi. E non è un male. A parte l’attesa sempre più enfatizzata per i bambini e la contentezza dei commercianti, le luminarie rallegrano e riscaldano. Gli addobbi sono sempre più sofisticati, meno buone feste e stelle comete e più creazioni intriganti, da tenere anche fino a Pasqua. Qualche Babbo Natale si arrampica ancora su per i balconi. Non è più una novità, ma colora ed è divertente. E poi ci sono gli alberi di Natale speciali e firmati. Spelacchio, quello di Roma in Piazza Venezia, è bianco e pieno di luci, quello di Milano in Piazza Duomo è un cono che cambia colore. Un sondaggio sul profilo Facebook della free press Leggo indaga quale piaccia di più. Per Il Natale dei 100 alberi d’autore ,serata charity ideata da Sergio Valente quest’anno a sostegno dell’Unicef, varie le proposte. C’è il Fluffy Effect di Carlo Pignatelli in plexiglass lavorato al laser con effetto manto di neve e palline d’oro(al centro). Coloratissimo, sempre in plexiglas, Alberobello di Martino Midali, realizzato da Marco Lodola e Giovanna Fra. Tra le luci d’autore non poteva mancare un omaggio a Leonardo da Vinci, alla fine delle celebrazioni per il cinquecentenario. Ed ecco, a Milano, Pensiero luminoso, una frase del genio fatta di luci realizzata da Antonio Spiezia, artigiano di Napoli, posizionata nella via che conduce al Cenacolo (in alto).

1 commento:

  1. Grazie, cara Luisa per la citazione che mi riguarda. Penso anch'io che l'ironia di aver apostrofato "White Friday" il Venerdì antecedente a quello nero sia stata poco recepita ma commercialmente si è dimostrata efficace...come durante Milano Moda Uomo 2012 mi feci fotografare a cinquant'anni suonati con occhiali da sole, bracciali, maglietta De Wan a maniche corte e bicipiti tatuati a vista! Anche allora l'indice di gradimento per i prodotti prevalse (per fortuna!)

    RispondiElimina