mercoledì 5 dicembre 2018

GATTI CON GLI STIVALI? NO DRAG QUEEN



Di questi tempi un po’ cupi e beceri fa particolarmente piacere vedere uno spettacolo in cui accoglienza, accettazione del diverso, lotta a medioevali attacchi alla libertà giochino un ruolo di primo piano. Certo da un musical non ce lo si aspetta, specie considerando la frivolezza del titolo Kinky Boots e la locandina, dove campeggiano vistosi e improponibili stivali rossi con tacco a stiletto. Per quanto si possa aver letto che la trama è ispirata a un fatto vero, che ne è stato tratto un film e che il musical è stato per anni uno dei successi di Broadway, la sorpresa è comunque forte. Ora lo spettacolo è in scena a Milano, al Teatro Nuovo fino al 6 gennaio. Con la regia di Claudio Insegno, conserva, ovviamente, le musiche originali rock di Cyndi Lauper, mentre i testi, sia del parlato che delle canzoni, di Harvey Fierstein sono tradotte, per una migliore comprensione della storia. Perché la storia c’è e con happy end. Ambientata nel secolo scorso potrebbe però essere attualissima. Alla morte del padre il giovane Charlie Price, un bravissimo e convincente Marco Stabile (con giacca, cravatta e stivali nella foto), fuggito dalla provincia inglese per lavorare nel marketing a Londra, si vede costretto a prendere in mano l’azienda di scarpe di famiglia destinata alla chiusura e quindi al licenziamento dei dipendenti. Ma l’incontro casuale con la drag queen Simon/Lola, un trascinante e adorabile Stan Believe con spiccato accento francese (in abito rosso nella foto di gruppo), gli dà lo spunto per cambiare la produzione, indirizzandola a una clientela di nicchia, appunto le drag queen. Con l’aiuto dell’audace creatività di Lola, nominata stilista sul campo, Charlie prepara una collezione di sexyssimi  cuissardes con tacco dodici, così ben costruiti, grazie alla competenza della manodopera, da sorreggere il peso di uomini possenti. Con ogni sorta di difficoltà, sfidando burocrazia, banche, stupido perbenismo, gli stivali arriveranno a Milano. E con un colpo di scena sfileranno, indossati da Lola e le Angels, le strepitose drag queen del suo balletto e sarà un trionfo. Con una piccola morale anche sulla necessità di osare e rinnovarsi. Un po’ di retorica certo c’è, ma stemperata così bene da humour e comicità da piacere anche ai suoi più accaniti e cinici detrattori. Il ritmo è forte, la musica, suonata da un’orchestra di dieci elementi, è sempre più incalzante, tanto che si ha difficoltà nel pubblico a tenere ferme le gambe, mentre gli applausi scrosciano. Ottima la scenografia che da fabbrica con velocissimi cambi diventa strada, Londra, passerella milanese. Perfetto il coro e tutti gli attori. Sponsor il Micam, la fiera delle Calzature a Milano , bravissima a non farsi scappare un’occasione del genere. Anzi così sicura della scelta che durante  il Salone, a fine settembre, ha fatto sfilare Lola e le sue drag queen  con boots, of course, in piazza S.Babila, sotto gli occhi stupiti e divertiti dei passanti (vedi foto in basso).

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