martedì 18 settembre 2018

PRONTI AL POSTO VIA!


La Fashion week milanese non è ancora iniziata ufficialmente ma  c’è fermento da giorni. Un là l’ha dato Vogue for Milano, l’ex,o meglio quel che resta della Vogue’s Fashion night. Niente folle oceaniche di ragazzine impazzite, niente strade impossibili da varcare per la calca. Perfino in Via Montenapoleone,  chiusa al traffico, i negozi erano vuoti con porte spalancate, file di commessi in attesa e catering intonso in bella mostra. Nessun vip ma sfuocate comparse, difficili da individuare per chi non fosse un lettore accanito di stampa gossip. Qualcuno è riuscito ad avere seguito, più con la forza del prodotto  che con sbandierati party. Come Roberto De Wan in Via Manzoni che ha proposto le borse in Desert Love,  pellame morbido ma resistentissimo, lavorato  in Italia con tannini estratti dalle piante del deserto (foto in basso). A far da cornice le più recenti opere su carta di Roberto De Wan, alcune delle quali saranno al Wop art di Lugano. Paladini in Via Verri ha ammaliato con la sua sofisticata collezione di intimo. Piccola folla in Via Solferino per l’apertura del primo monomarca Save The duck, i piumini al 100% animal free. Coerente con lo spirito del brand il negozio è realizzato con materiali riciclati e riciclabili al 50%. Domenica si è aperto l’86esimo Micam, la fiera della Calzatura a Rho, che chiude il 19. Con 1396 espositori di cui 618 stranieri, l’ edizione è dedicata all’invidia. Momento clou lo spettacolo Envy the heel all’inaugurazione, un assaggio di Kinky Boots il musical di successo che a novembre sarà al Teatro Nuovo, con il patrocinio di Micam. Racconta di un giovane produttore di scarpe e le sue alterne vicende fra stivaletti e drag queen. In contemporanea con il Mipel, Salone della pelletteria alla sua 114esima edizione. Nel cortile dell’Oratorio della Passione in Piazza Sant’Ambrogio ieri ha sfilato Unique Edition di Roberto Musso. Freschi bain de soleil, ampie gonne pantalone, giacchine destrutturate  in colori tenui e con tagli innovativi. Garbatamente accessoriati con orecchini e collane di Giulia Colussi. Un defilé da haute couture parisienne è stato il commento di molti del pubblico. Curiel ha sfilato con la sua collezione, appunto di alta moda per l’inverno, nel magnifico giardino di Casa degli Atellani, al suono dei walzer più trascinanti. In sintonia con i riferimenti al preziosismo di Klimt, ai colori alla Egon Schiele, alle geometrie che fanno pensare alle architetture di Otto Wagner. Pizzi, giochi di plissé soleil, decorazioni con microscopiche paillettes,velluto, chiffon. Il tutto per un’eleganza che sorprende, ma mai sopra le righe (foto in alto e al centro).    

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