lunedì 26 maggio 2025

NON PIU' DI SEI

Entrando, non ci si aspetta un salone con pareti in legno, un soffitto di vetro e un’ampia vetrata affacciata su un verdissimo e curato giardino. Al centro un sedile di pietra che circonda un monumento in  terra rossa (argilla?), non bene indentificabile, di un signore, un pastore o un contadino, affiancato da un bambino. Lo sovrasta un’installazione con palloni, forse simboli del mondo, in metallo e in legno. Da un lato uno scalone, sempre in legno, conduce al piano superiore, dominato da un modulo di legno chiaro con scritte e disegni. 





Sono piccoli racconti di viaggio. Lo scompartimento di un treno con il finestrino che lascia intravvedere prati e montagne. L’interno di uno chalet con finestra e tendine semiaperte su monti e valli. La cabina di una funivia dai cui finestrini cosa si vede? Montagne innevate e lo spicchio di un lago . Uno spettacolo  montano molto simile a quello che si gusta "vero" dalle vetrate sopra il modulo-paravento, e dietro alla scritta VisiTuri. Che non ha niente a che vedere con il latino, ma invita a visitare il cantone di Uri, quello che con Switto e Unterwalden sottoscrisse nel 1291 l’atto costitutivo della Confederazione Svizzera. Cos’è? Una mostra temporanea? Un piccolo museo del viaggiatore? No. E’ il passaggio alle razionali e imponenti toilette del Gotthard Raststatte sull’autostrada. Solo scendendo lo scalone ci si accorge che a destra c’è una porta che immette in un ristorante e a sinistra uno shop dedicato soprattutto ai gadget-ricordo. Qui si può comprare, solo con carta di credito. Godendo dello sconto del buono di un euro speso all’ingresso della toilette. Massimo dei buoni accumulabili a persona sei. Sei pipì, non una di più.




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