giovedì 4 maggio 2023

L' ALTRA FACCIA DELL'AMORE

Chi nel teatro apprezza le sperimentazioni non può non vedere Notti al Teatro Menotti Filippo Perego di Milano fino al 7 maggio. S’ispira a Le notti bianche di Dostoevskij. Molto liberamente. Come il testo dell’autore russo indaga sulla definizione d’amore, un argomento certo non nuovo e suscettibile delle più svariate interpretazioni. A portarlo in scena la compagnia Bellunese Slowmachine con la regia, le musiche, le luci, i video di Rajeev Badhan e la drammaturgia di Elena Strada, che recita insieme a Ruggero Franceschini e Alberto Baraghini. 


Sul palcoscenico il soggiorno di una giovane coppia con divano, cucina a vista, tavolo da pranzo. Strada e Baraghini si alternano ai fornelli e ad apparecchiare, in attesa di un ospite con cui devono preparare uno spettacolo. Si avverte tensione fra i due, in crescita quando arriva l’ospite, Franceschini, che sembra in perfetta armonia con la giovane donna, ma non altrettanto con il suo compagno. Ogni tanto sulla scena cala il buio e passano dei video. Sono piccoli racconti in cui è inquadrato chi parla. Seguono testimonianze di ragazzi che cercano di dare una loro definizione d’amore. Alcuni sono impacciati, altri hanno l’aria di divertirsi e di scherzare sulla cosa, altri ancora si dimostrano seri, ma quello che dicono sono spesso banalità. Dalla piccola inchiesta si ritorna nel soggiorno, dove la tensione aumenta, inversamente proporzionale all’intesa fra la padrona di casa e l’ospite. Confermata da un altro video in cui sono inquadrati i volti dei due, proiettati all’opposto, quasi a insistere sull’impossibilità di una strada comune da prendere. Un’altra faccia dell’amore? La difficoltà di una relazione? La non libertà di manifestare i propri sentimenti? Non solo non c’è un happy end, ma neanche una conclusione. O meglio ognuno nel pubblico può trovarla. Bravi gli attori, molto buone regia e scenografia. 

Nessun commento:

Posta un commento