domenica 19 giugno 2022

COSI' E', SE VI PARE

Se voleva farsi notare Simon Cracker, brand fondato da Simone Botte, vincitore del Who is on next 2021, c’è riuscito. La collezione si chiama Reality Bites, ma con il titolo del film di Ben Stiller del 1994 (tradotto in italiano Giovani, carini e disoccupati) l’unico riferimento è in quei morsi di realtà che raccontano le difficoltà d’imporsi nella moda quando si è degli emergenti. 






Su ragazzi e ragazze, amici e fans del brand, sfilano capi all’insegna di una spinta sostenibilità.  Realizzati con lenzuola di vecchi corredi, tele di paracadute, in jersey decorati con cucitrici industriali, con pezzi di tessuto vari assemblati in voluto disaccordo. Genderless e interscambiabili, anzi con una preferenza per gli uomini di gonne e scollature. Bandite le simmetrie e gli orli e personali, cioè degli sfilanti, gli accessori (foto in alto). In una scenografia a effetto ecco la collezione di PT-Torino, cinquantenne azienda torinese specializzata nel pantalone perfetto, che da qualche stagione è passata al look completo con giacche, T-shirt, camicie in seta, cardigan in cotone e maglie ispirate ai club losangelini anni Settanta (terza foto dall'alto) Pantaloni lunghi, stretti o larghi, e bermuda anche in completo con la giacca. Tessuti vari, denim e cotone camouflage compresi. Eleventy per la sua collezione confort-chic prende i colori dall’isola di Procida, quelle tinte un po’ delavé e sbiadite che sanno di sole, di mare, di vento. Come sempre fibre naturali cotone, canepa, lino e  pelle scamosciata, dettagli tecnologici e tagli sartoriali (seconda foto dall'alto). Canali per presentare il suo smartorial, un casual sartoriale e raffinato, guarda alla Riviera Ligure. E nel cortile dell’Umanitaria ricostruisce la piazzetta di un borgo ligure con banchi del mercato e espositori di cartoline. Qui si aggirano i modelli con giacche dalle grandi tasche, completi con bermuda, pull di cotone a trecce, giubbotti di camoscio e molte maglie a righe. Tutto in quelle tonalità del rosa cipria, del verde salvia, del sabbia che ricordano le case dei pescatori. E tutto rigorosamente made in Italy (foto in basso). 
Dodici piazze di dodici città del mondo, tra cui affiancate la Piazza dell’Indipendenza di Kiev e la Piazza Rossa di Mosca, compongono l’interessante installazione site specific di Jacopo Ascari che fa da cornice alla collezione di Moreschi.  Tra le novità la pelle con piccoli o grandi tagli, l’intreccio macro e micro, la stringata con retro morbido da poter essere indossata come una slip on, il mocassino soft e leggero come una calza in una serie di colori inediti come il salvia, il senape, l’Armagnac  e le sneakers con suola sagomata a mano.

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