venerdì 1 maggio 2020

PENNY BLACK IS IN MY EARS AND IN MY EYES


Non si può applicare sulle buste, ma è destinato a diventare un pezzo da collezione. Proprio come quello a cui si ispira, anzi di cui è la versione modificata del Terzo Millennio.  L’originale è il Penny Black, primo francobollo al mondo, emesso il 6 maggio 1840. Ideato da Rowland Hill, famoso filatelista e politico inglese, per il Regno Unito di Gran Bretagna, in realtà fu venduto al pubblico già il 1° maggio a 1 penny, da cui il nome. 
Quanto a Black era dato dal colore del suo sfondo giudicato poi inadatto perché non lasciava vedere la scritta in rosso e forse per quel motivo messo fuori corso nel 1855. L’incoronata è la Regina Vittoria come appariva su un medaglione. Anche la nuova versione italiana del Penny Black esce oggi, 1° maggio, ma, adeguata ai tempi, la signora al posto della mascherina anti Covid-19, ha un fiore stilizzato. Altra variante, il francobollo non è di carta, ma è solo on line. E’ la prima creatura della prima piattaforma al mondo che crea francobolli da collezione digitali.  Si chiama Bitstamps ed è una start up di cui fanno parte grafici, esperti di marketing, e comunicazione, sviluppatori di App, digital designers e il cui CEO, Nicola Archilli, ha alle spalle un’esperienza trentennale nella filatelia tradizionale nazionale e internazionale ed è direttore di Auction Phila, casa d’aste specializzata in francobolli da collezione. Il francobollo digitale è una soluzione molto interessante, ora che le collezioni di francobolli per le aste sono sempre più ingombranti e spesso gli esemplari sono difettosi o falsi, sostiene Archilli.  Oltre a non occupare spazio, non si danneggia, non può essere rubato e lo si può vedere nei dettagli, ingrandendolo a piacere. Last but not least non deve sottostare alla politica delle maggiori amministrazioni postali e può ritrarre persone e celebrities viventi. E regine del passato con fiore-mascherina comprese.     

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