Forse non si è formato il
chilometro di coda come davanti a Zara in Rue de Rivoli a Parigi, alle 8
del mattino, ma l’apertura dei musei in Italia è stata accolta con altrettanto
entusiasmo di quella dei negozi. Fa ancora più piacere sapere che lunedì 18, Giornata Internazionale dei Musei, quest’anno sia stata dedicata a Musei per l’eguaglianza: diversità e inclusione. Parma, capitale
italiana della cultura 2020, con Cultura
per tutti e cultura di tutti ha invitato musei e associazioni culturali a
presentare idee e progetti in quest’ottica. Tra gli aderenti sono stati
selezionati cinque vincitori, annunciati in una cerimonia online il 18 maggio.
Al primo posto si è classificata l’associazione Villa Sistemi Reggiana, insieme
a due partner, con il progetto Museo in
blu. Creato per soggetti affetti di autismo, prevede un toolkit con indicazioni per migliorare
l’accessibilità, per ausili sonori e guide speciali. Il secondo classificato è
il Museo Diocesiano di Parma, in partnership con il Museo Etnografico e altre
associazioni. Con Insieme al museo propone
una serie d’itinerari nei luoghi d’arte di Parma per far partecipare alla vita
della città persone con deficit cognitivi. Lenz Fondazione ha conquistato il
terzo posto con Opera sull’opera(in alto). Un
concetto di touch painting per cui il
visitatore può intervenire su un’opera esposta toccando lo schermo trasparente
che s’interpone fra lui e questa e creare un manufatto artistico digitale. E’ il primo passo di un Museo digitale
di Art brut che si svolgerà ogni
anno. Il progetto è rivolto a tutti, ma in particolare a disabili intellettivi,
motori e sensoriali, a chi non parla italiano, a bambini e anziani. Il quarto
vincitore è ARTernative S.rl, insieme a vari partner con ARTernative Accessibili, dedicato a bambini e disabili. Permette
di fruire delle opere dello scultore e incisore Renato Brozzi nel Museo di
Traversetolo(PR) che porta il suo nome e potrebbe diventare un modello da
seguire per altri musei. Al quinto posto la Fondazione Magnani, insieme alle
Farmacie Comunali Riunite, con Il mio
diritto alla Bellezza (in basso), che nel giro di tre anni dovrebbe rendere i musei
luoghi d’incontro per socializzare, seguire percorsi, partecipare ad attività
ricreative.
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