Può un profumo essere in sintonia con un certo
genere di abiti? Sembra di sì a giudicare dal fatto che ormai ogni maison ha la sua fragranza. Può un profumo essere più femminile di altri
senza per questo lasciare scie pesanti e di dubbio gusto? O ancora, utilizzando nuove note e nuovi bouquet, può avere un sapore rétro? Gli esperti saprebbero cosa rispondere, ma chi
non lo è potrebbe aver bisogno di esempi. E Platinum la
nuova eau de parfum di Genny funziona
bene per questo scopo. E’ femminile senza essere invasiva, è rétro senza essere
un’imitazione nostalgica. Gli autori,
nasi di Eurocosmesi, divisione del gruppo
Coswell, sostengono che dipende dal giusto mix dei fiori della tradizione come
rosa,iris, mughetto per le note di cuore e la contemporaneità delle note di
testa e di fondo con cassis, legno di sandalo, e ambra, per quel tocco di
sensualità. Sorprende anche chi non è un esperto l’ incredibile trasparenza,
che ben si accorda con la collezione di Genny, dove leggerezza e bianco sono
due costanti. Femminilità e gusto retrò sono poi ribaditi dalla forma bombata
del flacone che richiama un drappeggio, dalla discreta scritta Platinum e
dall’impercettibile firma-marchio Genny
in basso .
Platinum non ci sarà, come non ci saranno le
fragranze delle grandi maison, nel
museo Casa del Profumo Feminis-Farina, che aprirà il 24 marzo a Santa Maria
Maggiore, piccolo borgo della piemontese Val Vigezzo. Perché un museo del
genere qui? Perché qui, nonostante il nome, è nata la più antica profumazione
amata da Goethe e da Napoleone, l’acqua di Colonia. Infatti Giovanni Paolo
Feminis e Giovanni Maria Farina, i suoi inventori, incominciarono a
commercializzarla nella città tedesca, ma entrambi erano originari di Santa
Maria Maggiore(Le foto della Casa del Profumo sono di Susy Mezzanotte).
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