A fine anno riapre, rinnovato con le tecnologie
multimediali più avanzate, il Museo del Cappello Borsalino ad Alessandria. La
notizia non è importante per se stessa, ma è significativa per la valorizzazione del
made in Italy. E' un tassello fondamentale di quel sistema moda e cultura, che in
Italia stenta ad affermarsi. Il nuovo museo, infatti, ha tutte le
caratteristiche per ribadire ed esaltare il legame tra arte, cultura,
artigianato, imprenditoria e territorio. Con i suoi 160 anni di vita il
marchio ha un valore iconico tanto da identificare il nome Borsalino con il
cappello stesso. Il nuovo museo sarà sempre nello storico Palazzo di Via Cento Cannoni, nel centro di Alessandria,
dove è stato allestito dieci anni fa, ma in una diversa posizione. Da quando nel
1984 lo stabilimento si è trasferito a Spinetta Marenco, la vecchia sede è stata
data all’Università, esclusa un’area all’ultimo piano utilizzata,
appunto, per
il vecchio museo. Il nuovo sarà al piano terra in ambienti completamente
ristrutturati e recupererà come entrata quella degli operai di un tempo, sotto
la scritta Borsalino. Ora una grande foto un po’ sbiadita mostra le cosiddette borsaline che entrano in fabbrica con
le bici, diventate per questo un simbolo dell’emancipazione femminile. L’edificio, progettato nel 1888 da Arnaldo Gardella in stile
Déco ma con elementi classici, oltre a essere un monumento d’architettura, racconta
anche il fondamentale rapporto dell’azienda con la città. Fa parte delle opere
promosse dalla famiglia come l’acquedotto civico, il Sanatorio e le case dei
dipendenti. Nel nuovo museo, accanto
alle collezioni del passato, ci saranno foto e video sulle lavorazioni e sui personaggi che hanno indossato
i mitici cappelli. Da Winston Churchill ed Ernest Hemingway a Napoleone III e
Pancho Villa, che richiese un charro (cappello
con visiera) in oro zecchino, fino agli
attori nei film. Da Humphrey Bogart di Casablanca ad Alain Delon e Jean Paul Belmondo in Borsalino a Robert Redford in La mia Africa a Harrison Ford nel ruolo
di Indiana Jones, a Nicole Kidman in Australia. Novità assoluta i cataloghi virtuali e la
prova del cappello, dove con schermo e webcam, si potrà scegliere un modello
storico, provarlo virtualmente, fotografarsi e condividere la foto sui social (foto di Giovanna Dal Magro).
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