La notizia sarebbe che il denim è scomparso e i jeans
non sono più di moda. In tutte le
stagioni, la tela Genova o di Nimes continua a essere presente nelle vetrine e
sulle passerelle. Sotto forma di pantaloni e come capo spalla, nell’accessorio
e nell’arredamento, nelle carrozzine dei neonati e negli interni delle auto. Dai
2 ai 92 anni, uomini e donne, tutti portano i jeans. Con la collana di perle o con il piercing. In
estate con T-shirt o camicia d’autore, in inverno con pelliccia o con
piumino. Sono in tutte le variazioni di
blu, dal più intenso allo scolorito che sembra bianco. Sono aderentissimi e dipinti addosso come
legging o enormi, a cavallo
basso e clowneschi. A zampa d’elefante e magari
vita alta remember Seventy o a vita bassissima e a sigaretta, che più a
sigaretta non potrebbero essere. Morbidi e stropicciati o rigidi con alti risvolti come quelli dei cow boy. Ci sono
i jeans sfilacciati
e quelli stracciati, quelli con dettagli in argento, e
quelli tempestati di paillettes o
pluriborchiati. Sono in vari colori o con stampe. Ci sono quelli nuovi e
dall’aspetto usato, e quelli che l’aspetto usato ce l’hanno perché sono stati
troppo usati veramente. Sono una divisa eppure non se ne trovano due paia
uguali. Camaleonteschi, si adattano a chi
li porta prendendone la personalità. Oggi ai millennials farebbe sorridere un
servizio fotografico come quello pubblicato da Vogue Italia negli anni Settanta
in cui l’universalità del jeans, che in realtà in Italia non c’era ancora,
veniva raccontata attraverso ritratti di personaggi con i jeans, tra cui l’avvocato
Agnelli, capace di essere modello di
eleganza anche con quel capo alternativo. Ora i jeans come il denim sono
diventati per le aziende italiane una palestra dove esercitare creatività e artigianalità. Ed ecco i denim con colorazioni particolari (tintoria
Bonotto foto al centro), con stampe inedite (Stamperia Toscana). Ecco invece nell’abbigliamento chi il denim
lo accosta alla pelliccia con pregevoli lavori di intarsio come Simonetta
Ravizza nei suoi giubbotti al visone (foto in alto)
e chi come Testoni studia un denim particolare
per sneaker e zaino eco-sostenibili (foto in basso). E’ un tessuto bio a tintura indaco
naturale, da accostare alla pelle a concia vegetale e alla gomma rigenerata per
la suola delle scarpe, e ai piccoli
accessori, come fibbie e zip per lo zaino, nikel free.
Nessun commento:
Posta un commento